È stato un passo da gigante per la mobilità urbana. Un’auto elettrica, la Fiat 500, ha percorso il suo primo chilometro in modalità totalmente autonoma, dando il via a una sperimentazione che potrebbe segnare la svolta per le città del futuro. È successo a Brescia, dove A2A e il Politecnico di Milano, con il supporto del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), hanno lanciato un progetto innovativo che combina guida autonoma e car sharing, creando un nuovo paradigma di mobilità che punta su efficienza, sostenibilità e riduzione del traffico.
Ma cosa c’è di così innovativo in questa sperimentazione? Un’auto che viene a cercarti, ti porta dove vuoi e poi riparte da sola per ricaricarsi o per il prossimo cliente. Non è più solo una visione futuristica, ma una realtà. Un servizio di car sharing che abbatte i numeri delle flotte, con auto che vengono “chiamate” al bisogno e che circolano con un impatto ambientale ridotto.
Sergio Savaresi, professore del Politecnico di Milano, all’interno del dipartimento di elettronica e bioingegneria, ha spiegato:
«Per me questo rappresenta sia un punto di partenza che un traguardo, che segna il risultato del lavoro del nostro gruppo di ricerca tecnologico. Già nel 2023 e nel 2024 avevamo fatto un primo passo importante, sperimentando su strada pubblica durante le Mille Miglia, e voglio ringraziare la città di Brescia per averci supportato in questo percorso perché in Europa ottenere l’autorizzazione non è affatto scontato. Ma questo è anche un punto di partenza, perché oggi vediamo il primo miglio percorso: il primo passo concreto di un’iniziativa che vogliamo riportare su scala ben più grande».
Una risposta alle sfide di decarbonizzazione
Il progetto si inserisce in un contesto di crescente urgenza per la sostenibilità. Le città sono sempre più congestionate e inquinanti, e la transizione verso una mobilità a basse emissioni è essenziale per ridurre l’impronta ecologica delle metropoli. Secondo gli studi recenti, le auto vengono utilizzate in media solo 70 minuti al giorno, restando ferme il 95% del tempo. Questo inefficiente utilizzo delle risorse spinge a ripensare i modelli di trasporto e la mobilità urbana, puntando su un sistema che permetta di ridurre il numero di veicoli in circolazione senza compromettere la comodità e la funzionalità.
Ferruccio Resta, Presidente della Fondazione Politecnico di Milano, del MOST – Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile – ha spiegato:
«Questo è un progetto icona in grado di modificare la mobilità urbana per dare una risposta alla decongestione grazie al riposizionamento dell’auto, alla filiera perché la tecnologia può essere parte della trasformazione dell’industria italiana dell’automotive, alla decarbonizzazione perché significa meno auto circolanti e all’accessibilità perché permette anche alle categorie più fragili di muoversi autonomamente».
Brescia come modello, Car sharing e ricarica wireless
La città di Brescia si conferma un terreno fertile per progetti di mobilità innovativa. Dopo essere stata pioniera nel teleriscaldamento, nella metropolitana leggera automatica e nel termoutilizzatore, oggi Brescia punta a diventare un modello europeo di sostenibilità urbana con l’introduzione di questa nuova tecnologia.
Un altro importante passo in avanti nella sperimentazione riguarda il sistema di ricarica wireless (WPT) per i veicoli elettrici, che permette di ricaricare le auto in modalità completamente automatica, senza necessità di intervento umano. Un’innovazione che si integra perfettamente con il concetto di guida autonoma, aumentando l’efficienza e la praticità del servizio.
Dario Zaninelli, docente universitario del Politecnico di Milano, all’interno del dipartimento di energia elettrica ha commentato:
«Partendo dall’esperienza maturata sull’anello ‘Arena del futuro’ di Brebemi con ricarica per veicoli in movimento, abbiamo pensato a un trasferimento della tecnologia in ambito urbano, principalmente dedicata alla ricarica statica, al fine di eliminare i cavi e i problemi di sicurezza connessi. Al fine di sviluppare le tecnologie in casa e per questo ci siamo appoggiati a uno spin-off dell’università dell’Aquila per fare qualcosa che fosse specificatamente una ricarica wireless diffusa per l’ambito urbano».
Guida autonoma: sicurezza e sostenibilità
Il progetto non è solo un balzo tecnologico, ma è anche una risposta concreta alle preoccupazioni di sicurezza e sostenibilità che affliggono la mobilità urbana. Con l’integrazione di sensori avanzati, algoritmi di intelligenza artificiale e hardware di ultima generazione, il sistema di guida autonoma sviluppato dal Politecnico di Milano è progettato per garantire elevati standard di sicurezza, anche nelle situazioni più complesse. I veicoli, che operano a basse velocità (fino a 30 km/h), sono in grado di muoversi autonomamente per strada, evitando gli ostacoli, scegliendo il percorso più breve e più sicuro per arrivare a destinazione.
I test, che si svolgeranno su strada pubblica, sono monitorati in tempo reale da una control room, mentre un supervisore è sempre a bordo pronto ad intervenire in caso di necessità secondo la normativa DM70/2018 (Smart Road).
Un futuro sostenibile e condiviso
Questo progetto, con la sua innovativa combinazione di guida autonoma, car sharing e ricarica wireless, dimostra che la mobilità sostenibile non è un sogno lontano, ma una realtà che può migliorare la qualità della vita nelle città, riducendo le emissioni, il traffico e i costi legati al possesso di un’auto privata. Inoltre, promuove una cultura della condivisione, incentivando l’uso di veicoli elettrici e il ricorso a soluzioni di trasporto pubblico e condiviso.
Il programma è destinato a essere un punto di riferimento per le città di tutta Europa che vogliono rispondere alle sfide della sostenibilità con soluzioni concrete e innovative.