Mazda MX-30 rev

MX-30, La Phev diversa di Mazda: prova estesa e consumi reali

Mazda MX-30 R-Ev vuol dire trazione elettrica con generatore Wankel, ma le singolarità non finiscono qui

Un nome che significa parecchie cose, quello di MX-30. Innanzitutto è una Mazda, quindi già connotata da certe caratteristiche del brand giapponese non comuni a parte della concorrenza, ma in questo caso più che in altri, la versione R-Ev provata in allestimento Edition R (dedicato al “Ritorno del Rotativo” dopo oltre 10 anni) è una combinata davvero impossibile da trovare, sul mercato automobilistico italiano, anche tra le novità auto 2025.

Il crossover compatto a trazione elettrica infatti, è supportato da un motore a benzina Wankel che rinvigorendo la tradizione Mazda, tiene viva applicazione per questo termico che usa un rotore al posto dei cilindri. Qui è sfruttato come “range-extender” in combinata alla batteria da 17,8 kWh.

Così come non è un’auto uguale a tutte sia fuori sia “dentro”, non è per tutti se si pensa alle buone regole di uso dei driver, aziendali e/o buoni padri di famiglia, in quanto alla fin fine ibrida ricaricabile: adatta a driver compatibili con l’uso corretto di una plugin, vantaggiosa e green a certe condizioni, meno in altre.

Mazda MX-30 rev

Non tanto il prezzo di listino quindi, visto che questa più dotata versione quota parimenti alla sorella pura elettrica MX-30 Bev, in accesso gamma. Vantando però una netta superiorità di utilizzo, anche di viaggio grazie al serbatoio da 50 litri che permette di rifornire benzina ogni volta che serva.

In modo da avere unica trazione elettrica, ma con due fonti. Il termico rotativo accompagna quando attivo con una sonorità singolare, chi sede sulla MX-30 R-Ev per viaggi nettamente più estesi e privi di necessarie soste ricarica, rispetto alle Bev.

Mazda MX-30 rev

Quanto consuma e in quanto si ricarica davvero la MX-30

Nel nostro caso, abbiamo fatto parecchia strada con quest’auto, utilizzandola in ogni frangente durante la stagione invernale. Incluse tappe sui passi alpini innevati a 2.000 metri e quindi, le condizioni meno gradite per sfruttare un’elettrica.

Ovviamente ci siamo impegnati a ricaricare in ogni occasione utile, come dovuto alle Phev, la MX-30 R-Ev. Con il vantaggio che contrariamente a possibili rivali, non è una nativa termica elettrificata, ma viceversa. Quindi la piccola batteria ioni di litio si carica anche in DC, fino a 36 kW, che vuol dire tempi molto rapidi anche con clima freddo (mezz’ora), pur se già con la AC 11 kW i tempi sono buoni, accontentandosi dell’80% di carica e partendo da livello “sindacale”.

Questo un altro vantaggio, sulle Bev: il livello minimo (es. 15/20%) qui è facilissimo da avere sempre grazie al “wankelino” da 830cc che frulla ogni tanto, anche selezionando come da noi sempre lasciata, la modalità guida EV, delle tre possibili. Dove la Normal o la Recharge offrono più uso di energia dal Wankel mantenendo, anche a valore definito, la carica di batteria (se voluta alta a discapito del consumo benzina).

Mazda MX-30 rev

Stile e spazi

Da fuori lo stile MX-30 è palesemente Mazda del giorno d’oggi. È forse quella che prima ha inaugurato un certo percorso d’immagine, anche per gli interni, che abbiamo ritrovato poi nella gamma Suv maggiori (come CX-60). Quindi linea pulita, muso relativamente lungo e un posteriore compatto.

Senza spigoli, o elementi accessori e con fari tondi dietro che, visti solo in certa angolazione, l’hanno fatta scambiare a qualcuno che tra i monti vede poche auto moderne, una supercar dotata di cavallino. È tutt’altro, questa crossover di 4,4 metri non troppo alta (13 cm da terra) comoda nei due posti anteriori e pratica nel bagagliaio, da 350 litri minimi con presa di corrente (V2L).

Un po’ sacrificata per i passeggeri posteriori, che devono salire con le singolarissime e piccole portiere “a farfalla”. Includenti anche le cintura di sicurezza, con quindi un minimo di malizie per gestire la buona ingegnosità di tecnici e designer giapponesi che qui usano uno stile semplice anche negli interni.

mazda wankel

L’Infotainment è molto easy, non coerente a certe pretese di amanti dei nuovi OS e App su simil tablet incastonati nelle auto. Qui si usano classica navigazione sugli 8,8‘’ monocromatici con intrattenimento audio e connessione smartphone, ma la versione restyling 2025 della MX-30 R-Ev, in estate, porterà in dote l’Infotainment evoluto con touch 10,25” e piena condivisione mobile.

Nell’ampio spazio centrale, anche il pannello dedicato ai comandi clima, gradito e pratico, oltre qualche a comando fisico nella parte inferiore. Per il resto l’ambiente razionale, non povero, propone solidi ancoraggi, validi scompartimenti, elementi di sughero come tradizione industriale Mazda e lo strumento che vede tre elementi circolari, con  la presenza in coppia dei consumi: litri e kWh.

E anche qui, diciamo subito che nel nostro estremamente ampio uso, anche di pieno carico, per oltre 1.500 km come detto in ogni condizione (città, autostrada, molto extra-urbano) pur nella variabilità di resa energetica che sotto 0 non era certo come nei climi primaverili, ci siamo fatti bastare e avanzare un pieno di serbatoio: consumo medio di carburante 3 l/100 km, ricaricando “appena possibile” vista la presenza di colonnine (quasi) libere ma non a buon mercato, al nord e non facendo mai scendere il livello batteria troppo sotto il 20%; consumo elettrico, 17 kWh/100 km.

mazda wankel

Dotazioni e prestazioni

Lato dotazioni, la versione Edition R vanta loghi del Wankel, parte di selleria in pelle, un’elettrificazione del sedile conducente, anche a comando posteriore per far salire e scendere meglio che è dietro, il tetto vetrato apribile e l’impianto audio Bose.

Al netto di questo e di una buona percezione qualità dei materiali, pur non fantasiosi, sono incluse assistenze guida “delicate” e disattivabili per quanto riguarda certi alert (come velocità e corsia) comunque sempre pronti e poi la visione a 360°. Che fa la differenza è però ancora una volta la personalità, di MX-30: percepita fuori e in abitacolo, meno alla guida.

Perché guidare qui è sostanzialmente simile ad altri modelli elettrici di segmento, con pari rapporto peso / potenza. La MX-30 è più leggera di alcune Bev, con 170 cavalli molto morbidamente erogati: nessuna cattiveria e pur variando i 5 livelli di rigenerazione sul rilascio (da palette a volante), non si arriva mai a un vero e proprio single-pedal e non si hanno mai brusche reazioni sotto il piede.

mazda mx30

Con uno 0-100 km/h in 9,1 secondi ed equilibrio pieno nel setting (con Electronic G-Vectoring Control) nemmeno troppo morbido, i viaggi sono impostati alla tranquillità godendo del Cruise&Traffic support con assistenza di frenata, anche in retromarcia.

Limitati ai 140 km/h di punta e al perseguibile range EV che abbiamo visto variare dai 50 agli 80 km, secondo i casi. Ma la rapidità di (dovuta) ricarica e la personalità, sono quel che conta per un driver che sceglie MX-30. Senza correre, senza complessità, forte di un’assistenza che offre garanzia di sei anni o 150mila km.

Come si guida con il Wankel

Nell’utilizzo urbano la classica fluidità e silenziosità di un’elettrica, lasciano attivare raramente il Wankel anche qualora non si tenga troppo carica la batteria, visto che la piena funzionalità termica avviene quando si “chiede tutto” o si sfrutta il drive mode Recharge per ottenere un livello gradito di carica, qualora serva (e a dirla tutta, il raro sound accompagna un po’ come certe sonorità di viaggio aereo in Airbus, a volume inferiore).

Ma il consiglio è di pianificare sfruttando le buone velocità di ricarica permesse, viste anche le dimensioni ridotte di batteria. Nella media la manovrabilità, con il buon supporto delle camere oggi forse non al top per la grafica, mentre regna la stabilità alle maggiori velocità. Quelle che possono lasciar udire alcuni frusci aerodinamici, complice anche l’alimentazione elettrica e la buona qualità per il resto degli assemblaggi.

Non è una sportiva nonostante l’allestimento Edition R includa qualche finitura grintosa, pur bilanciatissima e capace di sopportare bene, probabilmente, qualche decina di CV in più. Poiché sposa quell’equilibrio “umano centrico” voluto dal brand: facile da conoscere, gestire e interpretare, secondo filosofia giapponese priva di stress.

Prezzo e Fringe benefit 2025

Su listino prezzi che parte da 38.520 euro, la versione speciale provata top gamma 2024, incrementa di 7.500 euro il costo lordo, dei vari incentivi e sconti. Ma nel mondo delle auto aziendali contano poi i canoni di noleggio e i costi variabili, insieme ai servizi per il driver.

Con Mazda Italia che ha di recente rinnovato il proprio staff anche in ottica fleet e soprattutto, la fiscalità 2025 che per nuove auto assegnate vede aliquota nettamente a favore di vetture con spina come questa: in Tabelle Aci la MX-30 R-Ev ha infatti un valore di fringe benefit equivalente a 1.558 euro.

Scheda Tecnica – Mazda MX-30 R-EV

Versione in prova: e-SKYACTIV R-EV Edition R
Carrozzeria: Suv 5 Porte / 5 Posti
Vano Bagagli: 350 – 1.155 l
Capacità serbatoio: 50 litri
Massa: 1.778 kg
Misure: 4,39*1,79*1,55 m – passo 2,65 m
Motore di trazione: elettrico sincrono CA 125 kW – 260 Nm
Generatore termico: Wankel 830 cc iniezione diretta – 75CV
Alimentazione  Ibrida Plug-In (PHEV)
Potenza (combinata) 170 CV a 4.700 giri/min
Batteria: 17,8 kWh 355V ioni litio
Ricariche: 11 kW AC – 35 kW DC
Trazione: anteriore
Cambio: –
Velocità max: 140 km/h
0-100 km/h: 9,1 secondi
Range EV: 85 km (Wltc comb.)
Emissioni CO2: 21 g/km
Consumi (Wltp comb.) 1,0 l – 17,5 kWh /100Km

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