Il 2024 si archivia con un’annata meno brillante sotto alcuni punti di vista, per il mondo delle flotte aziendali tricolori.
Non tanto nella vera anima del settore ma per il contesto, quello della filiera automotive, fornitrice e della politica, regolatrice: entrambe in un momento non facile ed entrambe impattanti, negativamente. Anche se lo diciamo da molto ora davvero pesantemente e pubblicamente, negli esiti.
In ogni caso l’augurio di Buon Anno è come sempre dei migliori, perché le speranze di miglioramento ci sono. Alimentate dalle visioni ormai chiare per tutti, di quello che si può o non si può fare, salvo investirci (o perderci) ulteriormente, in termini di transizione per il trasporto su ruote in Europa. Affinando, per nulla scontato e facile, anche nel Bel Paese le politiche regolamentari, fiscali e finanziarie. Per chi il mondo dell’auto lo ha un pochino tirato avanti, in questi ultimi anni ricchi di perturbazioni.
A farne le spese, per la prima volta forse in modo tangibile, altrimenti sarà anche la base. Ovvero i driver, che poi siamo un pochino tutti e per i quali è inutile ridire, il prodotto di qualità non mancherebbe. Sono invece le condizioni per sfruttarlo a dovere, addirittura per possederlo con i giusti oneri, che degradano.
In questo ultimo numero dell’anno ne parliamo citando minimamente la politica fiscale chiamata a correggersi, oltre che stimolare nettamente certe scelte, focalizzandosi anche sulle nuove responsabilità nei veicoli con guida automatizzata, non sempre chiare a tutti. E poi l’usuale carrellata di modelli provati, non solo elettrici ma anche con sei cilindri, interviste, analisi critica del mercato, noleggi e mondo femminile. Più i resoconti di un tris di eventi targati MissionFleet, concentrati in questo fine autunno, su cui svettano i sorrisi compiaciuti di chi ha vinto un premio MFA.
OMF
Qui lo sfogliabile online, del numero in distribuzione per i mesi di dicembre 2024 e gennaio 2025.
