idrogeno Cirelli

Le nuove auto ibride a idrogeno Cirelli, poca acqua distillata per tanta resa

La gamma di Suv assemblati in Italia da Cirelli MC usa l'ingegnosa additivazione a idrogeno per i termici benzina Mitsubishi, zero complessità e pochi oneri per migliore resa

Da poco più di un anno la lombarda Cirelli è divenuta Motor Company, proponendo sul mercato una propria gamma di auto accessibili, nei costi, di fronte al dramma dell’inflazione per i listini della maggior parte dei marchi e dell’elettrificazione pesante che a molti non piace, in Italia.

Sono sei i Crossover SUV personalizzati in italia partendo dalla base cinese. Un target di amanti dei cilindri, per ora, dove sotto i cofani Cirelli fa trovare i termici 1.5 litri di derivazione Mitsubishi con la “spalla” del gas, Gpl, del mild-hybdrid e, soprattutto, dell’inedito Hydrogen Hybrid.

Come funziona il sistema a idrogeno Cirelli

Un sistema tanto ingegnoso quanto semplice, che sfrutta una camera compatta come generatore, che si alimenta da poca acqua distillata, per lasciar “bere” in realtà aspirare, idrogeno al classico motore termico benzina, tramite un sistema pneumatico.

Nessuna centralina complessa o sistema da tutelare, nessuna combinata di elementi nobili, rari da trovare a ricambio o delicati nella gestione. Salvo il dovuto rabbocco, rado, per l’acqua distillata: mediamente poche volte l’anno, secondo le percorrenze.

I risultati, spiegano in Cirelli, sono evidentissimi per la pulizia del motore a lungo termine, tanto da ridurre le manutenzioni programmate (+25% di durata intervallo) ma anche interessanti per riduzione emissioni e consumi, circa 10/15% a parità di condizione.

idrogeno Cirelli

Cirelli ha già in cantiere step evolutivi, per l’Hydrogen hybrid, con minor consumo di liquido e corrente, ma maggiore resa. Magari combinandolo, appunto, al gas (e qui va detto, l’impianto gas non è il solito italiano ma polacco) e all’elettrificazione leggera.

Per ora la gamma vede SUV di varie dimensioni, dal compatto al sette posti: Cirelli 1, Cirelli2, Cirelli 3, Cirelli 4, Cirelli 5 e Cirelli 7. La rete di concessionari, da Nord a Sud,  conta già 35 sedi ma il target è di raddoppio, non lontano da quello di certi colossi cinesi che approdano in prima persona, nel Bel Paese.

Cirelli offre una cura artigianale, nostrana e sensibile alla guida per i propri modelli customizati dopo l’arrivo dai fornitori, con garanzia molto estesa e soprattutto sicurezza, pensando al sistema a idrogeno che, omologato, non richiede alta pressione o procedure particolari.

idrogeno Cirelli

Paolo Daniele Cirelli: «Oggi si lancia una nuova era per la nostra azienda, puntata sulla novità in fatto di motorizzazioni della nostra gamma; perché in tutte le nostre carline verrà equipaggiato un sistema di propulsione innovativo, ibrido con un’introduzione in camera di combustione, dell’idrogeno che viene autoprodotto dal sistema termico, denominato Hydrogen Hybrid.

Così che tutti i consumatori finali potranno acquistare le nostre auto con questa nuova motorizzazione, che permetterà di avere una riduzione di consumi, una migliore prestazione a livello di motore soprattutto una pulizia e una manutenzione ridotta. Il 2024 lo chiudiamo con un più 300% di fatturato, ci auguriamo di avere questo andamento anche nel 2025, dove ci presentiamo con sette modelli, per un anno che speriamo possa essere ancora da record per la Cirelli Motor Company».

1 comment

Per favore, vorrei conoscere un Vs concessionario in Friuli Venezia Giulia oppure Veneto per l’acquisto del Vs.SUV Cirelli 3 con motore a IDROGENO

Lascia un commento

*