Una nuova ricerca Gbta sul business travel mostra che l’anno in corso è stato resiliente. Questo riflette prospettive che, nel 2025, porteranno crescita nella tecnologia e nella sostenibilità.
Insomma: un ottimismo globale, budget in aumento e politiche di viaggio che cambiano in base alla destinazione.
Mentre il 2024 volge al termine, il settore globale dei viaggi d’affari è concorde: l’anno ha superato le aspettative. Ciò ha aperto la strada a budget più “sostanziosi”, e a investimenti strategici che porteranno a far sì che il 2025 sarà in crescita.
Questo, in sintesi, i contenuti del nuovo sondaggio della Global Business Travel Association da cui emerge che l’86% di buyer e fornitori ritiene che i viaggi d’affari hanno avuto prestazioni pari o migliori di quanto previsto un anno fa.
Ma non solo: il 67% dei professionisti che afferma che le loro prospettive generali sono ottimistiche per il futuro del settore. Insomma: c’è un forte desiderio di espansione dei viaggi d’affari che effettueranno nel 2025.
«I risultati della ricerca di Gbta sul business travel mostrano l’andamento di un settore in un momento cruciale» ha detto Suzanne Neufang, Ceo di Gbta.
«I viaggi d’affari sono più che in ripresa. E si stanno trasformando spinti dalla necessità di gestire costi e rischi, garantire produttività e confort di chi viaggia. Con l’avvicinarsi del 2025, i leader del settore stanno bilanciando espansione e responsabilità, cercando di sfruttare nuove tecnologie e pratiche sostenibili per consentire ai bubsiness travel di continuare a offrire un valore in un mondo in rapido cambiamento».
Giunto alla sua 35a edizione, il sondaggio riflette le risposte di quasi 900 professionisti di vari paesi del mondo. Offre spunti significativi su tendenze, sfide e aspettative future. Qui di seguito, alcuni dei risultati chiave del sondaggio Gbta Business Travel Industry Outlook.
(Scarica qui il sondaggio completo)
Futuro dei viaggi d’affari: il sentimento è positivo
Alla domanda su come pensavano che il settore dei viaggi d’affari si fosse comportato nel 2024, le risposte rivelano che il 93% degli acquirenti di viaggi e il 79% dei fornitori di viaggi ritengono che il settore abbia soddisfatto o superato le loro aspettative. Tutto ciò nonostante le variabili condizioni economiche e operative.
Mentre i professionisti dei viaggi d’affari si preparano per il nuovo anno, due terzi (67%) segnalano una prospettiva ottimistica. Solo il 6% è pessimista.
Nord America e America Latina guidano questo ottimismo, rispettivamente al 71% e al 72%. Gli acquirenti, in particolare, segnalano più fiducia rispetto ai fornitori: il 71% dei primi ha espresso ottimismo per il 2025, rispetto al 62% dei secondi.
In aggiunta, pochi pianificano di limitare i viaggi d’affari il prossimo anno. Oltre la metà (55%) non pensa seriamente o non sta seriamente prendendo in considerazione di diminuirli, mentre solo il 17% li sta tagliando a causa di preoccupazioni economiche.
Una quota crescente di acquirenti (52%, in aumento rispetto al 44% del 2023) prevede un aumento dei budget per i viaggi aziendali per riunioni coi clienti o conferenze. Circa il 7% si aspetta che i budget siano “significativamente” più alti. Solo il 16% prevede budget ridotti.
Chiesto di selezionare fino a tre fattori principali che guidano il loro ottimismo per l’anno a venire, gli acquirenti e i fornitori di viaggi d’affari affermano più comunemente l’alleggerimento dei costi di viaggio/budget aziendali che tengono il passo (46%), il miglioramento dell’economia/riduzione dell’inflazione (44%) e l’aumento della fiducia dei viaggiatori/maggiori richieste di viaggio (40%).
Ricerca Gbta sul business travel: le preferenze di chi viaggia
Il sondaggio riflette anche i continui cambiamenti nelle preferenze di chi effettua trasferte. Inanzitutto il bleisure continua a crescere: quasi la metà dei buyer (46%) che afferma che i dipendenti della propria azienda stanno effettuando più viaggi “bleisure” oggi rispetto a un anno fa. Solo il 9% afferma che i dipendenti ne stanno effettuando di meno.
Intanto si assiste alla ripresa dei meeting in presenza, al punto che il 59% dei manager affermo che i dipendenti della propria azienda stanno partecipando a più riunioni e conferenze “vis a vis” ora rispetto a un anno fa. Inoltre, il 45% ha detto che il desiderio di effettuare trasferte lavorative nel 2024 è aumentato rispetto al 2023.
Secondo la ricerca Gbta sul business travel, i viaggi di lavoro in cui si combinano più riunioni e/o soste in un unico viaggio continuano ad aumentare. Ciò accade per il 53% delle aziende.
Sono in calo le trasferte di un giorno mentre la durata media del viaggio aumenta.
Business travel: costi, conformità e complessità
Il sondaggio rivela che il controllo dei costi rimane fondamentale, citato da tre quarti delle imprese (78%). Questa priorità del prossimo anno va insieme alla sicurezza dei viaggiatori (65%) e al ritorno sull’investimento dei viaggi (49%).
Le preoccupazioni principale per il 2025? L’aumento dei costi di viaggio e i budget che non tengono il passo (74%), seguiti da evoluzione tecnologica (40%) e allineamento dei dipendenti alla politica di viaggio delle aziende (40%).
C’è poi il tema sostenibilità, che rimane un obiettivo complesso ma fondamentale. Per il 2024, il 46% dei travel manager ha ribadito l’importanza della sostenibilità mentre il 44% integra già iniziative di sostenibilità nei propri programmi.
Tuttavia, permangono degli ostacoli: il 75% cita i costi più elevati dei viaggi green. Barriere sono anche le preoccupazioni sulla complessità di tali trasferte, l’ambiguità degli standard di misurazione e disagi per i viaggiatori.
Il 38% dei rispondenti ha segnalato un aumento anno su anno dei viaggi in treno e dei viaggi multimodali (33%). L’Europa è in testa a tutte le regioni in questa attenzione ambientale, anche per lo sviluppo della rete ferroviaria.
Il 61% degli europei e il 64% dei residenti Apac (Asia Pacifico) hanno attenzione verso la sostenibilità. Percentuale molto più alta rispetto agli intervistati nordamericani (34%).
Allo stesso tempo, il 60% degli intervistati europei e il 36% dei nordamericani hanno già integrato la sostenibilità nei propri programmi di viaggio.
Ricerca Gbta sul business travel: tecnologia e IA sono una priorità
Intanto si parla anche di tecnologia e di trasformazione digitale, diventata una priorità: il 49% degli intervistati pianifica di aumentare gli investimenti in tecnologia legata al business travel.
Tuttavia, le sfide persistono: vincoli di budget, problemi di integrazione e sicurezza dei dati rimangono ostacoli significativi che le imprese devono affrontare per utilizzare il pieno potenziale della tecnologia.
L’intelligenza artificiale (IA) sta guadagnando terreno btacome componente fondamentale del miglioramento operativo strategico all’interno del settore.
Il 44% degli intervistati – in aumento rispetto al 32% dell’anno scorso – affermano di essere entusiasti dell’impatto dell’IA sul settore dei viaggi d’affari. Questo mentre uno su quattro (il 23%) ritiene che sia troppo presto per determinare tale impatto.
Peraltro la ricerca Gbta sul business travel rileva che solo il 14% delle aziende utilizza attualmente l’IA nei propri programmi di viaggio. Percentuale bassa ma in aumento di 8 punti rispetto all’anno precedente. Il che suggerisce un interesse crescente.
Sebbene importante, però, l’IA non è una priorità assoluta per il 34% degli intervistati mentre il 26% la considera una priorità bassa o nulla.
Il sondaggio in qustione è relativo al periodo 7-18 ottobre 2024.