Come nel 2023, l’autunno ha visto svolgersi in quel di Franciacorta l’evento Mobility for Energy Transition targato MissionFleet in partnership con Q8 Italia, presso il Porsche Experience Center più grande al mondo. Un’edizione che ha rinnovato i temi forti anticipati lo scorso anno e che nel corso di questi dodici mesi hanno visto confermarsi molte ipotesi e considerazioni fatte proprio qui.
A discutere sul palco con Omar Fumagalli, della condizione di contesto globale, per ambiente, legislazione e industria automotive, ma soprattutto di opzioni percorribili in Europa, per quanto riguarda la gestione di una flotta, si sono alternati: il prof. Pierluigi del Viscovo Direttore del Centro Studi Fleet&Mobility, Vincenzo Maniaci, Direttore Cards e Digital Payments Q8 Italia e Gianluca Pellegrini, Direttore di Quattroruote.
Ai fleet manager presenti, è stata proposta una panoramica senza preconcetti o condizionamenti con l’obiettivo di suggerire un metodo, per valutare il momento non facile di una transizione che stenta a decollare e rende impegnative, le scelte che un fleet o mobility manager deve compiere nello svolgimento del proprio ruolo.
Dibattito a Mobility for Energy Transition
Durante i lavori sono state dibattute analisi del Centro Studi Fleet&Mobility esaminando risultati, implicazioni e oneri, della transizione inizialmente imposta ed anche una lettura “fra le righe” della comunicazione e della Finanza, che tanto hanno impattato sulle politiche aziendali e di conseguenza sui fleet manager negli ultimi anni.
“Gli investimenti in tutta la filiera stanno evolvendo con l’obiettivo di soddisfare, nella maniera più sostenibile, sia socialmente che economicamente , la transizione energetica.” – ha affermato Vincenzo Maniaci – ” Q8 sta perseguendo questo scopo basandosi su un principio di pluralità tecnologica: proponendo al mercato nuovi prodotti di origine vegetale come Q8HVO+; potenziando i servizi digitali da offrire ai propri clienti per rendere più semplice l’utilizzo quotidiano degli stessi e ridurne l’impronta carbonica; migliorando la formulazione dei combustibili tradizionali nei quali la componente bio è stata (e sarà) progressivamente aumentata. “
Alla conclusione dei lavori è emersa la necessità per i fleet manager di un approccio data-driven che sembra l’unica strada percorribile per affrontare la complessità delle scelte che andranno compiute.