Sono passati quattro anni dalla Legge di Bilancio 2023 che decretò due anni di stabilità eccezionale per tamponare i danni economici causati dall’emergenza sanitaria e dalla crisi energetica.
Generalmente e prima di allora infatti, gli importi delle sanzioni vengono aggiornati biennalmente sulla base dell’andamento dell’indice dei prezzi al consumo ricavato dall’Istat.
Secondo quest’ultimo appunto a partire dal 1° gennaio 2025 le multe del Codice della strada subiranno un’incremento del 5,7%.
Quanto pagherai di multa
Se parcheggerai in divieto di sosta 44 euro contro gli attuali 42, per il passaggio con semaforo rosso 177 euro contro 167 e per guida al telefono 174 euro anzichè 165.
Per gli sprezzanti dei limiti le sanzioni passeranno da 173 a 183 euro per chi guida tra i 10 e i 40 km/h oltre il limite consentito, da 543 a 547 euro tra i 40 e i 60 km/h e per i fast and furious che sforano di 60 km/h da 845 a 893 euro.
Infine chi guida in stato di ebrezza con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 dovrà pagare 574 euro contro i 543 odierni.
Gli enti locali si arricchiscono
L’insieme di queste trasgressioni contribuisce a rimpolpare i bilanci degli enti locali che, secondo il Codacons, nei primi 10 mesi dell’anno hanno accumulato 1,3 miliardi di euro.
In testa alla classifica delle regioni che hanno incamerato di più troviamo la Lombardia con 348 milioni, seguita da Lazio (130 milioni) ed Emilia Romagna (129 milioni).
La metropoli meneghina registra i picchi più alti con un incasso di 128,7 milioni di euro, seguita da Roma (88 milioni) e Torino (43,7 milioni).
Se da un lato l’incremento delle sanzioni può rappresentare un deterrente per comportamenti pericolosi e incivili, dall’altro evidenzia anche la necessità di un intervento mirato per promuovere una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte degli utenti della strada.