Ottobre 2024 ha segnato un momento importante, per con l’Organizzazione Nazionale del Turismo Coreano (KTO, ndr), che celebra i 140 anni di relazioni diplomatiche tra Corea e Italia.
KTO ha curato due eventi chiave rivolti al trade italiano e in occasione di quello milanese, con il Korea Travel Mart, è il Direttore di Korea Tourism Jinsu Lee, che approfondisce con Mission gli elementi rilevanti per il mercato turistico coreano, con i suoi sviluppi.
Elementi noti e meno noti della Corea
Oltre ad essere un leader mondiale nell’innovazione tecnologica, la Corea ha catturato l’immaginario globale grazie alla sua cultura popolare, divenuta celebre attraverso film, videogiochi e gruppi musicali.
La sua cucina è altrettanto iconica, con una varietà di piatti amati a livello internazionale. La Corea del Sud oltre ad essere sinonimo di modernità, è profondamente intriso di storia e tradizione, vantando numerosi siti UNESCO, elementi di una ricca eredità culturale ed attrazioni imperdibili per i visitatori internazionali. Gli ultimi dati confermano la crescente popolarità della destinazione.
Facendo una panoramica: qual è lo stato attale degli arrivi dall’Italia in Corea e che requisiti servono all’ingresso?
“Attualmente, gli arrivi dall’Italia in Corea del Sud mostrano una tendenza positiva e in crescita. Nel 2024, si è registrato un aumento del 25% dei visitatori rispetto al 2023, confermando il crescente interesse per la destinazione. I dati più recenti confermano la crescente popolarità della Corea del Sud: da gennaio ad agosto 2024, sono stati registrati 10.673.127 arrivi internazionali, di cui 41.730 provenienti dall’Italia.
Per quanto riguarda i requisiti di ingresso, i cittadini italiani possono entrare in Corea del Sud senza visto per soggiorni brevi (fio a 90 giorni). Dal 1° aprile 2023 al 31 dicembre 2024, sono anche esenti dal completare il K-ETA, il sistema di autorizzazione elettronica per i viaggi. Non ci sono più misure COVID-19 in vigore per l’ingresso”.
Quali obiettivi sono stata stabiliti per l’anno 2025 in relazione a questi arrivi?
“Per il 2025, l’obiettivo è trasmettere la vera essenza del paese: la fusione di modernità e tecnologia con la bellezza naturale della destinazione. Infatti la Corea del Sud ospita 16 siti UNESCO, tutti da scoprire attraverso itinerari che esplorano le meraviglie della Corea. Un aumento del 10% rispetto all’anno corrente e ci aspettiamo 55.000 arrivi per il 2024″.
Quali sono i principali obiettivi o le strategie che saranno prioritari per migliorare questi arrivi?
“Il KTO mira a promuovere la destinazione da tutti i punti di vista, concentrando le sue varie strategie comunicative sull’organizzazione di eventi con agenzie di viaggio e tour operator.
Obietti chiave: FIT = Generazione Z (10-20 anni) / FGT = Family Tourists.
Oggi, la maggior parte degli obiettivi è rivolta alla Gen-Z per via del loro potenziale di viaggio. Per il KTO, con l’aumento dell’inflenza della K-Culture (nota anche come Hallyu, 한류), vogliamo raggiungere questo mercato.
Per tentare di attrarre questo mercato, stiamo cercando di comunicare non solo con i contenuti Hallyu ma anche con il Patrimonio Culturale (Templi Buddisti Palazzi Reali, Patrimoni dell’Umanità UNESCO) e la Cucina Coreana”.