Se di recente in Italia Mazda ha fatto parlare per la propria grande CX-80 (qui l’anteprima del modello che arriva ai 7 posti) mostrata al grande pubblico al Salone dell’Auto di Torino, nel resto del mondo e dell’Europa, gli appassionati del brand giapponese discutono sull’atteso nuovo motore full-hybrid.
Quello che non è ancora ufficializzato, ma di cui si vocifera da qualche mese: Mazda potrebbe infatti metterlo a disposizione degli automobilisti di altri continenti, prima, ma poi anche per l’Europa e l’Italia. Magari sulla CX-5 di nuova generazione, magari sulla inedita versione di serie del prototipo Arata, esibito all’ultimo Salone di Pechino per il mercato cinese.
Staremo a vedere, certi che il brand forte di apprezzamenti e premi per la propria efficienza tecnica, personale e razionale non solo dal punto dello stile ma soprattutto dei motori, sarà pronto a soddisfare le domande del mercato in evoluzione proponendo tutte le alternative possibili.
E senza vincolarsi ad alcune soluzioni specifiche, visto il potenziale proprio dello staff tecnico, espresso nelle varie evoluzioni dei quattro cilindri benzina Skyactiv. Non da ultimo ricordiamo che Mazda, oltre a perseguire l’approccio multi-energy, grazie al quale propone ancora dei diesel (vedi proprio la CX-5) ma anche delle plugin e Bev (MX-30) ha un accordo con la regina storica degli ibridi full: Hiroshima e Toyota collaborano, fino a che punto? Di certo quello che porta ad avere disponibile per un driver aziendale, su una car-list che guarda all’efficienza e all’affidabilità, dei modelli sotto i cui cofani può esserci di tutto ma ben ingegnerizzato e validato, con ottima resa, in Giappone.
Foto più dettagliate dei modelli descritti non sono disponibili