Se la 70^ edizione della mitica guida (italiana, quella francese nacque nel 1900) con tutti i pregiati ristoranti segnalati e stellati di Michelin, sarà presentata tra poco a Modena nel cuore della Food Valley, per chi si occupa anche di viaggi aziendali e Mice, come Mission, è stato molto interessante e, a onor del vero, prelibato, conoscere in anteprima alcuni dati dell’indagine sull’indotto che generano, i ristoranti stellati in Italia: 438 milioni di euro.
La grande cifra non include la spesa nel ristorante, attenzione, ma interessa i settori dell’hotellerie e dei servizi, oltre che del commercio. È il cosiddetto Taste Tourism, parte se vogliamo del Mice ma non solo, perché turismo e ed enogastronomia sono binomio anche dei viaggi business e qui, per chi non lo sapesse ricordiamo il significato stesso delle Stelle:
1 Stella MICHELIN: merita una sosta
2 Stelle MICHELIN: merita una deviazione
3 Stelle MICHELIN: merita un viaggio
Perché gli stellati pesano tanto sull’indotto economico
I ristoranti Stellati beneficiano di una vetrina forte, internazionale, che offre una grande visibilità ed ecco quantificati alcuni benefici. I ristoranti stellati italiani hanno accolto 2,4 milioni di clienti l’anno scorso (40,7% dall’estero) e nel 2024, le previsioni indicano un risultato prossimo ai 500 milioni di euro totali.
Da dove arrivano questi flussi? Il 74,6% della clientela estera ed il 39,5% di quella italiana trascorre almeno una notte nella destinazione o nelle vicinanze, generando benefici sui settori dell’ospitalità (circa 355 MLN €), del commercio (48 MLN €) e dei servizi locali (35 MLN €).
Il peso di ogni stella in più
Ogni ristorante 1 Stella MICHELIN genera sul territorio 805mila euro circa, 2,4 milioni quando si tratta di un 2 Stelle, per poi esplodere con i 3 Stelle: 6,5 milioni di euro ciascuno.
Ma chi sfrutta questi servizi, vendendo in Italia oggi? Soprattutto chi arriva da Usa, Francia e Germania, con quasi il 70% dei gestori di hotel di qualità localizzati nei pressi di un’insegna stellata Michelin, che conferma di avere clienti in albergo per recarsi in uno specifico ristorante.
La regione italiana a beneficiare più degli stellati è la Lombardia, seguita da Campania e Piemonte. A livello provinciale, è Napoli a giovare dei maggiori benefici, seguita da Roma e Milano. Ci sono però anche piccoli comuni con alto indotto dai ristoranti stellati: Senigallia, Massa Lubrense, Orta San Giulio, Alba e Brunico.
Lato alberghiero, la curiosità è anche sapere quanto spendono, gli ospiti che alloggiare presso certe strutture e poi essere nello stellato locale: si assesta a 202 euro, ma i valori si differenziano per clientela e classificazione di ristorante, variando tra 158 e 600 euro a camera per notte.
Michelin, non solo Guida e Stelle
La serata in cui Michelin ha coinvolto a Torino, presso Lavazza, i referenti per questo “lancio” della 70esima Guida italiana e divulgazione dati, ha visto tutti i 13 chef stellati presenti insieme a cucinare e servire una incredibile cena con 39 piatti diversi, così quotati e così vicini uno all’altro come mai accade. In foto gallery, alcuni esempi delle “opere” servite nei tre momenti da: Enrico Bartolini, Massimiliano Alajmo, Mauro Uliassi, Nadia e Giovanni Santini, Heinz Beck, Chicco & Bobo Cerea, Antonino Cannavacciuolo, Riccardo Monco, Norbert Niederkofler, Fabrizio Mellino, Enrico Crippa, Massimo Bottura e Niko Romito.
Occorre però ricordare, parlando di automotive e di Michelin in Italia, che il brand francese è ancora oggi il primo produttore e datore di lavoro in Italia, nel settore dei pneumatici. L’indotto sul territorio, in questo caso diretto, nel 2023 è stimato a 343 milioni di euro, erogati a oltre 3000 fornitori italiani di Michelin.