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I trend del turismo: l’analisi di Allianz Trade

Con 57,2 milioni di visitatori internazionali, l'Italia nel 2023 è stato il 4° Paese più visitato al mondo dopo Francia, Spagna e Stati Uniti. Torna il lungo raggio e cresce la domanda di hotel ed esperienze di lusso

L’Italia, con 57,2 milioni di visitatori internazionali è stato nel 2023 il 4° Paese più visitato al mondo, dopo Francia, Spagna e Stati Uniti.

Il dato arriva da Globetrotters are driving the tourism rebound, il titolo dello studio appena pubblicato dalla società assicurativa Allianz Trade che analizza l’andamento globale e i trend del turismo e le opportunità di crescita con un focus dedicato al nostro Paese.

I dati raccolti fino a maggio dicono che, dall’inizio dell’anno, gli arrivi di turisti internazionali sono aumentati nel nostro Paese del +7% (rispetto allo stesso periodo del 2023).

Inoltre le previsioni sono di arrivare a fine anno  a una crescita vicino alla doppia cifra.

Per quanto riguarda le entrate derivanti dal turismo internazionale, l’Italia si è classificata al 5° posto nel 2023, incassando 55,9 miliardi di dollari, mentre, gli italiani si sono classificati al 7° posto in termini di spese per turismo all’estero, con 34,2 miliardi di dollari.

“Turismo di lusso” VS “turismo conveniente”, quale prevale?

Gli hotel di lusso rappresentano una quota molto piccola del mercato globale, pari solo al 3% dell’offerta totale.

Tuttavia, la domanda di esperienze elevate e viaggi di lusso è in crescita nelle economie sviluppate.

Infatti lo scorso anno, questo segmento ha registrato il tasso di crescita più alto del fatturato per stanza disponibile – RevPAR (+5% anno su anno rispetto al +3% dell’intero settore) e le tariffe medie giornaliere (ADR) potrebbero aumentare ulteriormente grazie alla clientela ad alto reddito.

Tuttavia, con l’inflazione che continua a pesare sulle famiglie a basso e medio reddito, il settore alberghiero si espande anche grazie alle sue offerte più convenienti. Prima della pandemia, la quota più grande (27%) degli hotel nel mondo rientrava nella categoria “di fascia alta” ma la categoria “economica” ha preso il comando dal 2022.

Dopo aver visto diminuire i ricavi del 55% (nel 2020), le principali catene alberghiere mondiali hanno registrato una ripresa graduale e costante negli ultimi anni.

Nel 2023, i loro ricavi hanno superato del 13% i livelli del 2019. Parallelamente, anche i margini EBITDA probabilmente miglioreranno fino al 25,7% quest’anno (rispetto alla media pre-pandemia del 23,5%) grazie alla riduzione dei prezzi dell’energia, soprattutto in Europa.

Trend del turismo: torna di moda il lungo raggio

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I viaggi internazionali sono il maggior contributore alla ripresa globale del turismo.

Questo si riflette nell’aumento della “connettività” internazionale e domestica delle rotte aeree.

Secondo la Iata, nel 2023 la connettività è cresciuta del 28% per le rotte internazionali e del 10% per le rotte domestiche.

L’Europa in testa nelle preferenze dei viaggiatori

In termini di trend del turismo, l’Europa è ancora la destinazione più gettonata per i viaggiatori internazionali e dovrebbe mantenere la sua “posizione”, data la debolezza dell’euro.

In termini di attrattiva, l’Europa è di gran lunga la regione che riceve il maggior numero di turisti a livello mondiale, con una quota di mercato del 54% nel 2023, seguita da Asia Pacific (18%) e dalle Americhe (15%).

Francia, Spagna e Italia sono stati tra i primi 5 paesi più visitati al mondo lo scorso anno, motivo per cui l’Europa ha generato le maggiori entrate turistiche nel 2023 (660 miliardi di dollari, +7% rispetto al 2019 in termini reali).

Di conseguenza, il turismo rappresenta un’attività economica importante per l’UE (contribuendo al 10% del suo PIL) e continuerà ad esserlo.

Nel primo trimestre del 2024, la regione aveva già superato i livelli pre-pandemia (+2% rispetto al primo trimestre del 2019) in termini di arrivi di turisti internazionali. I due principali eventi sportivi (Europei di Calcio e Olimpiadi) di questa estate attireranno ancor più visitatori in Francia e Germania.

Scenari del turismo: Cina & dintorni in lenta ripresa

Sebbene l’Asia Pacific sia in ritardo in termini di ripresa del turismo, i turisti cinesi rimangono coloro che spendono di più per viaggiare a livello globale.

Mentre gli arrivi internazionali globali hanno raggiunto il 97% dei livelli del 2019, nel primo trimestre del 2024, l’Asia Pacific ha registrato solo l’82%, diventando la regione più lontana dal raggiungere i livelli pre-pandemia.

Il Giappone è stato l’unico paese asiatico tra le prime 20 destinazioni nel primo trimestre dell’anno.

Questa sotto-performance regionale è dovuta in gran parte alla lunga durata delle restrizioni alle frontiere in Cina. Ad esempio, mentre nell’Asia nord-orientale gli arrivi turistici erano al 73% dei livelli del 2019, nell’Asia meridionale erano già al 93%.

Tuttavia, i viaggiatori cinesi sono stati fondamentali per la ripresa in altre regioni poiché le spese dei cinesi per i viaggi internazionali hanno raggiunto i 196 miliardi di dollari l’anno scorso.

Questo rende i cinesi la nazionalità numero uno per la generazione di entrate turistiche, seguiti dagli americani (150 miliardi di dollari) e dai tedeschi (112 miliardi di dollari).

Approfondisci il trend del turismo congressuale.

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