Europei vacanza

Spesa e gusti degli europei in vacanza: gli italiani hanno un problema (i costi)

Per il 72% degli italiani i costi di viaggio rappresentano il principale ostacolo per questa estate

Viaggi aziendali tutto l’anno, viaggio di vacanza ogni tanto, potendo, secondo i costi e le possibilità, ovviamente, degli europei.

Le limitazioni economiche sono la vera preoccupazione per i vacanzieri in Europa, non solo in Italia. Ci sono però differenze, che dettagliamo a seguire sull’approccio ai viaggi e i relativi costi.

Perchè non si va in vacanza: i costi da Paese a Paese

Oltre la metà (55%) di chi non viaggia nel 2024 dichiara che resta a casa perché non può permettersi la vacanza. Ciononostante, le intenzioni rimangono alte: con l’83% degli europei si prepara a partire.

Questo almeno dai numeri dall’Allianz Partners International Summer Vacation Confidence Index. Uno studio internazionale che ha contato circa 10.000 interviste e permette di vedere come cambiano i trend anche internamente all’Europa: i Paesi dell’Europa Occidentale e Meridionale, percepiscono quella economica come la principale barriera al viaggio.

Italia in vetta (72%), quindi Spagna e Regno Unito (entrambi al 66%) poi Francia (61%). Mentre i Paesi dell’Europa Centrale esprimono livelli di preoccupazione inferiori sul tema: Paesi Bassi (41%), Svizzera (44%) e Austria (47%).

Gli Spagnoli risparmiano, gli svizzeri aumentano budget

Rispetto all’estate 2023, molti vacanzieri dell’Europa Occidentale e Meridionale prevedono di spendere meno per i viaggi. I viaggiatori spagnoli prevedono di ridurre il loro budget di viaggio addirittura del 40%, da 1.715 a 1.019 euro, mentre i francesi passano da 1.884 a 1.677 euro.

Al contrario, i budget previsti dai vacanzieri in Austria e Svizzera sono in crescita di 300 euro quest’anno, mentre quelli di olandesi, tedeschi e polacchi sono in crescita di poco meno di 200 euro.

Numeri, dati e curiosità degli europei in vacanza 2024

La maggior parte degli europei ha intenzione di andare in vacanza: l’83% ha in programma un viaggio tra giugno e settembre. Il 55% si concentra sul Paese d’origine, mentre il 45% ha in programma un viaggio all’estero.

L’impatto sull’ambiente è fondamentale per i viaggiatori: circa metà (54%) è disposto a spendere di più per alloggi e trasporti che contribuiscano a ridurre il proprio impatto ambientale, con una percentuale che sale al 60% in Spagna e Italia.

Eventi meteorologici estremi, disordini geopolitici e rischio di minacce informatiche sono tra le principali preoccupazioni. Oltre la metà dei viaggiatori europei (51%) è preoccupata per eventi meteorologici estremi come inondazioni, ondate di calore, scarsità d’acqua e tempeste, mentre esprime preoccupazione per la situazione geopolitica globale (46%) e per i rischi per la propria sicurezza (45%).

L’assicurazione di viaggio rimane fondamentale: il 59% dei viaggiatori ha già acquistato o intende acquistare un’assicurazione di viaggio per le vacanze: in Francia (49%), Germania (53%) e Spagna (55%).

L’intelligenza artificiale sta diventando un prezioso strumento di pianificazione viaggio: quasi 3 europei su 10 (29%) hanno intenzione di utilizzare l’intelligenza artificiale per pianificare le vacanze estive, soprattutto in Spagna e in Italia (entrambi al 36%).

L’aspettativa principale della maggior parte degli europei in vacanza è vivere un’esperienza nuova e diversa (75%). Questo sentimento è ancora più forte tra i viaggiatori britannici (79%), spagnoli (80%) e polacchi (83%).

Il turismo community-based, le innovazioni nell’assistenza medica e i viaggi d’avventura sono tutte tendenze che stanno stimolando l’industria.

Nel frattempo, le preoccupazioni per il cambiamento climatico, la sicurezza personale e la protezione stanno portando a un approccio più coscienzioso da parte dei viaggiatori.

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