Biglietti aerei gratuiti

Biglietti aerei gratuiti, le autorità Usa indagano sulla liceità

Negli Stati Uniti i programmi fedeltà abbinati all'utilizzo delle carte di credito sono sotto la lente di Washington e delle associazioni, che si chiedono se siano realmente convenienti per chi viaggia

Negli Stati Uniti i biglietti aerei gratuiti dati dai ciruiti di carte di credito potrebbero vedere una limitazione. Il dipartimento dei Trasporti (Dot) e l’Ufficio per la protezione finanziaria dei consumatori (Cfpb) puntano infatti a nuove regole.

Si tratta di nuove regole di trasparenza e nulla di più. Intanto investigatori stanno indagando se le carte di credito stiano mantenendo le offerte promesse o se stiano adottando tattiche di “esca e scambio”.

«Molti clienti aggiungono punti o miglia proprio come se fossero conti bancari. Ma a differenza del denaro presente sul conto corrente, il valore dei punti e delle miglia dipende completamente dalle società che li emettono». Così ha detto il ministro dei Trasporti Pete Buttigieg di fronte ai rappresentanti di compagnie aeree, di circuiti di carte di credito e di associazioni di consumatori. Tutti convocati a Washington per parlare dell’argomento.

«Accade spesso che i viaggiatori scelgano non solo con quale compagnia aerea volare ma anche con quale carta di credito pagare. Così facendo, magari scelgono di pagare un prezzo più alto di quello che pagherebbero volando con altre compagnie o pagando con altre carte. Per questo è importante che il premio che otterranno sia adeguatamente pubblicizzato».

Biglietti aerei gratuiti, i programmi fedeltà sono fonte di reddito

Buttigieg ha affermato che Dot e Cfpb stanno collaborando per esaminare l’equità, la trasparenza e la correttezza dei programmi fedeltà delle carte di credito delle compagnie aeree. Questo per garantire che i consumatori ricevano ciò che è stato loro promesso, come biglietti aerei gratuiti.

Da parte sua, il Dot ha iniziato a indagare sui programmi fedeltà delle carte di credito delle compagnie aeree e (per ora) non ha raggiunto alcuna conclusione.

Secondo il Consumer Financial Protection Bureau, le carte di credito sono il prodotto di prestito al consumo più comune negli Stati Uniti. Oltreatlantico ne sono in circolazione più di 550 milioni, con gli americani che ora hanno un debito record di oltre mille miliardi di dollari.

«La maggior parte degli americani è stata testimone della pubblicità online, nelle cassette postali, in televisione e perfino mentre era seduta in aereo, di carte di credito con marchio di compagnia aerea. Queste promettevano bonus di iscrizione per miglia frequent flyer, viaggi di andata e ritorno gratuiti per il titolare e la sua famiglia e altri vantaggi succulenti». Così ha detto il direttore del Cfpb, Rohit Chopra in occasione dell’udienza con il ministero.

«I programmi frequent flyer si sono evoluti. Sono passati dal dare vantaggi ai clienti fedeli delle compagnie aeree a rappresentare un mercato multimiliardario. Tutto ciò rappresenta risorse importanti e armi competitive sia per le compagnie aeree che per le società di carte di credito».

Programmi fedeltà compagnie aeree, negli Usa quasi 100 mln di membri

Un primo esame da parte dell’agenzia di tutela dei consumatori ha rilevato che i grandi emittenti di carte di credito applicano tariffe significativamente più elevate sulle carte premio. Ha evidenziato poi che i titolari di carte che portano con sé un saldo possono cancellare i vantaggi dei premi per cui si sono iscritti.

L’obiettivo del Cfpb è proteggere dalla svalutazione i punti premio dei passeggeri e fermare le pratiche che impediscono ai consumatori di poter sfruttare i premi per i quali si sono iscritti.

I programmi frequent flyer risalgono ai primi anni ’80, dopo la deregolamentazione del settore aereo. Oggi, le tre principali compagnie aeree statunitensi vantano circa 100 milioni di membri dei programmi a premio.

Secondo l’American Economic Liberties Project, negli Usa quasi un terzo delle transazioni coinvolgono carte di credito. Mentre il 90% di tali transazioni coinvolge carte fedeltà.

«Per le compagnie aeree più grandi, i programmi fedeltà generano tra il 30% e l’80% delle loro entrate». Così spiega Morgan Harper, direttore delle politiche e della difesa dell’American Economic Liberties Project.

«Chi emette queste carte di credito finanzia i premi attraverso l’enorme reddito generato da interessi, commissioni annuali, penali per ritardi e commissioni interbancarie che le banche addebitano per accettare pagamenti elettronici».

Secondo Sarah Nelson, presidente internazionale dell’Associazione degli assistenti di volo, tutte le compagnie aeree, (tranne Delta) spendono più in operazioni di quanto guadagnano dalla vendita di posti passeggeri. «Sebbene i programmi premio con biglietti aerei omaggio siano nati come ricompensa per i viaggiatori, spesso incentivano il debito».

I viaggiatori attratti con biglietti aerei omaggio

«Alle persone piace guadagnare premi. Ma quello che abbiamo visto è che i loro sforzi per guadagnarli non sono garanzia che li manterranno o che potranno usarli nel modo originariamente promesso». Così ha detto Erin Witte, direttrice di tutela dei consumatori presso la Consumer Federation of America.

Ha poi aggiunto che le compagnie aeree «spesso modificano unilateralmente i termini dei loro premi, svalutano i punti e rimuovono i vantaggi».

Matthew Klein, vicepresidente esecutivo e direttore commerciale di Spirit Airlines ha sottolineato come le maggiori compagnie rendano difficile per operatori come Spirit entrare in nuovi mercati. O anche solo sostenere dei programmi fedeltà. «A lungo termine, è il cliente a rimetterci».

(Leggi di come negli Usa i vettori siano sotto controllo per la privacy dei passeggeri)

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