Non è novità nel mondo auto, che il noleggio veicoli cresca in Italia: rappresenta ora stabilmente il 30% delle immatricolazioni, con una quota in aumento per i veicoli green.
Il 33% delle nuove elettriche ed il 53% di ibride plug-in, italiane, sono a noleggio. Per una flotta di auto e veicoli commerciali leggeri che conta 1,3 milioni di mezzi. Da rilevare, come sottolinea il presidente Viano, che l’attesa degli incentivi ha frenato ordini e nuove immatricolazioni, ultimamente.
Per una vera transizione ecologica del circolante, Aniasa ricorda che in Italia occorre rivedere la fiscalità sull’auto, allineandola ai Paesi europei. In un mercato dell’auto che sale (+19% vs 2022) ma resta lontano dal pre-pandemia (-20% vs 2019), il noleggio continua a marciare bene: giro d’affari 14 mld di euro e record di immatricolazioni (tra auto e veicoli commerciali leggeri), con oltre 525.000 unità.
Situazione 2024 Noleggio Breve Termine
Il noleggio a breve termine registra indicatori in crescita: fatturato a 1,5 mld, per 4,3 milioni (+18%) di noleggi. A conferma di una domanda turistica (anche estera) in aumento, 6 noleggi su 10 avvengono dagli aeroporti.
Come va il noleggio a lungo termine
Il noleggio a lungo in Italia supera i 10,6 mld di fatturato complessivo, con crescita delle immatricolazioni del 23,6% e record di 438mila auto e veicoli commerciali leggeri. A fine 2023 i servizi del long term hanno raggiunto 254.000 soggetti: 90.000 aziende, 3.000 PA e 161.000 privati (con e senza P.IVA) che non hanno acquistato l’auto.
Car sharing al tappeto, tranne che nelle metropoli
Nel 2023 poco meno di 5 milioni di noleggi di vetture in sharing, la metà circa del pre-pandemia. Resta stabile la flotta, a 3.500 vetture, che vivono soprattutto a Roma e Milano. Rilevante l’aumento delle durate: da 77 a 95 minuti, per formule weekend o pluri-giornaliere.
Detassare l’auto aziendale e il noleggio, fa bene a tutti
“Sta proseguendo la transizione della mobilità di aziende e privati da un modello ancorato alla proprietà dell’auto a formule basate sull’uso – dichiara il Presidente ANIASA – Alberto Viano – auspichiamo che siano operativi i nuovi incentivi. L’accelerazione del ricambio del parco circolante nazionale non può che passare da una maggiore diffusione delle forme di mobilità pay-per-use. Va colta l’opportunità dalla Legge sulla Delega Fiscale e dalla prossima Legge di Bilancio: per riequilibrare la fiscalità sull’auto aziendale. in Italia su un’auto da 30.000 € le aziende possono ‘scaricare’ 3.615 €, contro i 25mila della Germania, i 23mila della Spagna e i 18mila di Francia e Regno Unito. Sulle nuove vetture elettriche si avrebbe maggiore diffusione (circa 500.000 nuove auto alla spina in tre anni) con un ritorno sull’investimento per l’Erario del 50%. Senza contare i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni inquinanti e di sicurezza sulle nostre strade”.