smart 1 e 3 flotte

smart nelle flotte auto aziendali, con #1 e #3

Il premium compatto e personale del brand, pronto a entrare in car-list a zero emissioni ma elevate prestazioni: intervista a Danilo Testani

Il 2024 segna l’ingresso diretto di smart nel mondo flotte tricolore, con due nuovi modelli elettrici. A fare da riferimento il reparto commerciale e fleet sotto la responsabilità di Danilo Testani e Roberto Reina, che potranno conquistare fleet manager e car-list, oltre che driver aziendali, grazie a prodotti centrati e di elevato standard, in tema di Bev compatti.

Ovviamente anche personali, come tradizione smart nonostante nei tre decenni sia cambiata non poco, la configurazione finanziaria e industriale del marchio “simpaticamente premium” grazie alla propria immagine, sempre giovane.

Le smart #1 e #3, pur novità diventano da subito riferimento del segmento B Ev, in termini di prestazioni e interfaccia digitale. Garantite tre anni con manutenzioni incluse, dietro a stile e qualità non lontane dal brand Mercedes, sfruttano HW e SW dichiaratamente Geely. Una gamma “limitata numericamente” ma ricca in termini di dotazioni, oltre che allestimenti. Capace di zittire in breve eventuali commenti da social, di chi non abbia ancora toccato con mano dove possa arrivare, la produzione Bev cinese.

smart 1 e 3 flotte

Non a caso, parlando di “stelle” le smart sono distribuite anche presso la rete Mercedes con le nuove #1 e #3 presentate ad alcuni attori del mondo flotte in quel di San Pietro all’Olmo, presso le strutture ristorative di Davide Oldani.

Il primo breve assaggio della gamma smart 2024, evidenzia tecnologia e cura di alto livello, per il segmento, con quel simbolo (#) a voler dire tante cose, tra cui l’attenzione al passaggio innovativo, dietro a cancelletto e look variopinto, o aggressivo se voluto.

smart #1 e smart #3 in flotta

smart #1 è un crossover compatto coerente all’uso urbano e di commuting, come minimo, lungo 4,27 metri. Mentre la versione di taglio coupé #3, poco più ingombrante (4,4 metri), strizza l’occhio anche agli sportivi che una volta in abitacolo, scoprono come lo spazio non manchi in relazione al segmento.

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Di prestazione sotto il pedale poi, se ne ha in esubero: partendo dai 200 kW delle versioni “base” per arrivare ai 315 kW delle versioni Pulse o Brabus, a trazione integrale.

Dettagli e commenti precisi all’utilizzo arriveranno dopo test-drive più estesi, su MissionFleet, balza però all’occhio l’applicazione di una strategia globale (China-Europe Dual-Home, che tocca oggi 23 Paesi) capace di centrare anche i gusti di uno smaliziato driver italiano, magari avvezzo alle fasce superiori. Qui trova qualità dei materiali, cura di stile sia esterno sia interno, personalizzabile e ricca interfaccia digitale: elementi che sulle smart #1 e #3 portano a un livello mai visto quella simpatica vetturetta, che ruppe gli schemi nelle città a fine anni Novanta.

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Prime impressioni

In termini di guida, si apprezzano comfort e silenziosità, abbondanza di funzioni sul grande touch-screen 12,8 pollici (personalizzabile, con tanto di avatar e 3D) ma anche buone direzionalità e sicurezza, dal setting telaistico. Più di altre Bev compatte prestanti sulla carta ma non al top, qualora non fossero attivi gli Adas in situazioni al limite.

Anche senza l’esagerato allestimento Brabus, smart #1 e smart #3 evidenziano elevata dinamica e tanta reattività, tutelate da abbondanti ausili elettronici, come dovuto in molte car-policy aziendali. Il vano bagagli è di minimo 273/421 l. per la #1 e, con gradita (quasi) sorpresa 370 l. per la #3.

Su listino prezzi si parte da 37.545 euro per smart #1 Pro, con batteria 49 kWh (NCM) per 330 km di range Wltp, salendo fino ai 49.115 euro della smart #1 Brabus, con batteria 66 kWh e 400 km Wltp. Circa 1.000 euro e, secondo i casi anche 15 km di range, in più, per le corrispondenti versioni della #3: che affascina chi ami profilo ben più filante, basso e gradito ampio tetto vetrato a tutta lunghezza.

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Se la Premium svetta per ricchezza a autonomia (455 km Wltp) la Pro+ è già dotata di quanto serva al driver aziendale medio, in termini soprattutto di assistenze nel pacchetto smart pilot assist, oltre che di comfort, lasciando spazio ai passeggeri con #1 e sensazioni pistaiole con la #3, specialmente integrale (0-100 km/h in 3,7s per Brabus).

Le ricariche si fanno fino a 22 kW in AC (un must, che non tutti danno di serie oggi) e 150 kW in DC, con la dovuta assistenza di una navigazione connessa adattiva alle situazioni e, volendo, la gestione remota da app Hello smart.

Approccio smart al mercato flotte

Qualche dettaglio in più, sul debutto delle nuove smart per le flotte, lo abbiamo chiesto a Danilo Testani, responsabile commerciale sul mercato Italia il quale ci conferma come il brand si presenti alle aziende con due modelli molto vicini, al target elettro-compatibile: per autonomia e prestazioni, con alle spalle la forza di una rete capillare.

Per i driver la velocità di ricarica e una dotazione sicurezza con Adas del Livello 2+, mentre per l’azienda contano la parte di garanzia, estesa e inclusiva (3 anni a chilometraggio illimitato, comprendente i materiali di usura, otto anni su batteria e High Voltage) ed il peso del colosso, con rete distributiva che cura direttamente il posizionamento e i prezzi.

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«Cerchiamo portare la nostra offerta globale dedicata alle aziende, rassicurandole e nel caso avendo anche contatto diretto, grazie al rapporto di agenzia che ci vede in grado di tutelarle (per gli aspetti di TCO e valore residuo, ndr).

Poiché il prodotto si qualifica come nettamente premium e di qualità, permettendo garanzia estesa con service integrato. I servizi noleggio sono poi customizzabili, con smart mobility rent».

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