Un’importante novità nel fleet management arriva da Michelin, che seguendo la propria strategia di sostenibilità in atto con elevati target non si ferma agli pneumatici, ma pensa a settori e ambiente con investimenti su materiali compositi, polimeri e …. Alle innovazioni emergenti da applicare al mondo delle flotte.
Dal 2024, per lo sviluppo di servizi e mobilità, ci sono anche in Italia le nuove soluzioni connesse del gruppo per le flotte aziendali, al momento si parla di quelle del mondo trasporti: sotto il nome di Michelin Connected Fleet.
Società globale, partita dall’America e poi cresciuta con acquisizioni fino ad arrivare oggi, momento del debutto nazionale italiano, a un portafoglio di ben 680.000 veicoli.
Michelin Connected Fleet, I vantaggi
La differenza rispetto alla concorrenza, come ha spiegato Enrico Della Torre, Country Manager MICHELIN Connected Fleet, è che Michelin usa un metodo consulenziale molto vicino al cliente, operante nel mondo dei traporti anche pesanti e della logistica.
Con analisi dati puntuali e precise (ancor meglio si di veicoli gommati Michelin, ma non è una discriminante) per perseguire cinque utilissimi obiettivi delle aziende e fornire, interpretato sempre con il cliente, uno smart report a supporto del miglioramento: economico, ma anche ambientale e sociale.
I risultati, evidenziati da molto periodi di primo uso con flotte che hanno provato per il prima volta il sistema Michelin Connected Fleet, contano addirittura un 23% in meno di incidenti, ma anche riduzione delle inattività e dei consumi.
L’arrivo in Italia ribadisce l’impegno Michelin verso una mobilità connessa, secondo la strategia “in Motion 2030” e parte dell’approccio “All Sustainable” del Gruppo: che si basa sul trovare un equilibrio tra Persone, Profitto e Pianeta.