Flotte aziendali con la raccolta e l’analisi dei dati si ottimizzano i costi

Flotte aziendali: con la raccolta e l’analisi dei dati si ottimizzano i costi

Le elettriche cresceranno ma compatibilmente con un mercato in evoluzione e molte aziende puntano sulla condivisione dei veicoli

L’annuale report dell’Osservatorio sulla mobilità di Arval (“Barometro”) mette in luce un clima di fiducia da parte dei fleet manager sulle possibilità di ottimizzare l’utilizzo delle flotte aziendali per contenere i costi, spinti da esigenze quali il mantenimento di un benefit che si conferma il più importante per i dipendenti, parallelamente alla necessità di incrementare la quota di veicoli ecologici.

L’indagine ha evidenziato l’impatto della transizione energetica, economica e digitale sul mondo della mobilità e la necessità per le aziende di affrontare con decisione il tema dell’analisi dei dati. Se è vero che il 43% dichiara di avere una flotta connessa e che quasi 6 aziende su 10 intendono utilizzare i dati provenienti dai veicoli nei prossimi tre anni, sono in realtà solo il 14% quelle che lo fanno, limitate dalla mancanza delle competenze necessarie per una data analysis in grado di guidare il processo decisionale.

Flotte aziendali

Flotte aziendali, non è solo questione di alimentazioni

Quest’aspetto è un passaggio fondamentale nell’evoluzione della mobilità aziendale ancor più della scelta del tipo di alimentazione delle vetture, che comunque rimane uno degli ambiti dove le esigenze di ottemperare all’ESG sta guidando le strategie attuali e future.

Attualmente il 63% delle aziende in Italia possiede almeno un veicolo con alimentazione alternativa, ma la parte del leone la fanno le motorizzazioni ibride ed ibride plug-in sebbene ci sia l’intenzione di arrivare ad 1/3 delle flotte con vetture “full electric” o plug-in entro i prossimi tre anni.

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Le aziende credono ancora fortemente nelle flotte ma due 2 su 3 hanno deciso di rivedere sia le politiche di assegnazione che le liste delle auto, sia a causa dei ritardi nelle consegne, che del rapido mutamento delle condizioni economiche: questo ha portato il 21% di esse a selezionare mezzi in pronta consegna anche al di fuori delle liste o semplicemente all’interno del budget a disposizione.

Notevole anche l’apertura al mondo dell’usato, con addirittura 8 aziende su 10 intenzionate ad inserire questa tipologia di vetture soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo in sharing. La necessità di conoscere a fondo le abitudini di utilizzo delle auto in flotta diventa quindi strategica nella scelta del mix più efficiente tra le diverse motorizzazioni, con investimenti importanti a livello infrastrutturale – le colonnine di ricarica aziendali – che possono permettere risparmi significativi, dell’ordine del 30%. Non a caso il 53% dichiara di possederle ed il 70%  di essere intenzionate ad installarle entro 1 anno.

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           Andrea Paoletti

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