L’Italia è una nazione che per quanto riguarda i trasporti ferroviari può vantarsi, almeno in certi aspetti della moderna mobilità su rotaia, per viaggiatori d’affari e non.
Non è quindi un caso che sarà l’italiana Arsenale a collaborare con la ENR, Egypt National Railway (ENR), per realizzare il primo treno di lusso “Made in Italy” in Egitto. Si tratta in questo caso, del quarto progetto internazionale per le “crociere di lusso su rotaia di Arsenale” dopo gli annunci di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Uzbekistan.
L’accordo, firmato alla presenza dell’ambasciatore italiano al Cairo, è con approvazione della Presidenza del Consiglio italiano nel filone della collaborazione Italia – l’Africa (Piano Mattei).
Quanto parte il treno crociera in Egitto
Il progetto che porta il primo treno italiano di lusso in Egitto, permetterà ad Arsenale di operare sulla rete ferroviaria nazionale egiziana dal 2026, con un treno di lusso completamente ristrutturato in fabbriche italiane.
Come è fatto e chi realizza il treno italiano che va in Egitto
Le aziende che lavorano sul treno di lusso italiano per l’Egitto, sono specializzate e si trovano in Puglia e Sicilia, nel Sud Italia. Il treno sarà “ispirato al glamour e al design locale” dice la società, e, accompagnerà i passeggeri in un viaggio di sola andata: dal Cairo ad Assuan.
Il treno sarà composto da 15 carrozze di lusso con 40 cabine divise in tre categorie: deluxe, suite e honor suite. La capacità totale è di 80 passeggeri.
Percorso del treno: valle del Nilo
Il treno di lusso italiano per l’Egitto, prevede un percorso con scali riservati, dove i passeggeri potranno ammirare e scoprire le meraviglie del Paese. Tra queste fermate, rilevanti quella per Luxor: il più grande museo all’aperto del mondo, che ospita alcuni dei più famosi templi, tombe e Abu Simbel, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Il treno, che di recente in quanto mezzo alternativo all’auto si è preso pieni voti per ecologia, porterà anche in prossimità del lago Nasser, per scoprire con un trasporto diverso la Valle del Nilo, che non sarà più accessibile solo via fiume, ma anche attraverso rotaia.
