Ricerca sul business travel

Ricerca sul business travel nel 2024: dati, tabelle e previsioni

Lo studio è stato effettuato su 800 viaggiatori d'affari e su 700 travel manager, che hanno risposto a domande relative alle spese e alla fiducia nell'intelligenza artificiale

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Una ricerca sul business travel mostra che il settore è giunto a un punto in cui non può tornare indietro. Nel senso che i viaggi d’affari sono definitivamente decollati insieme agli aerei che portano le persone.

Il rapporto “Lo stato dei viaggi aziendali e le spese 2024: i nuovi confini nell’era dell’intelligenza artificiale” mostra proprio questo. A condurre la ricerca, Navan e Skift che hanno condotto un sondaggio tra 800 viaggiatori e 700 travel manager per raccogliere opinioni e approfondimenti.

Alcuni aspetti sono in ripresa, come la percentuale di viaggiatori e manager che riconoscono i viaggi aziendali come una componente fondamentale del successo. Ma il panorama attuale mostra che molto è cambiato, compreso come e perché dipendenti e manager si mettano in viaggio.

Nel giro di pochi anni – soprattutto a causa del Covid – è aumentato il bleisure e il numero di quei dipendenti che effettuano il telelavoro. Quest’ultimo aspetto ha portato molti collaboratori a vedere nella trasferta l’unico modo per relazionarsi coi colleghi.

E i travel manager si stanno comportando di conseguenza, adottando nuove politiche e nuovi processi anche per migliorare l’impatto ambientale delle loro aziende. La ricerca sul business travel mostra che, fortunatamente, raggiungere questi obiettivi sta diventando sempre più semplice, grazie all’intelligenza artificiale generativa.

La tecnologia sarà infatti uno dei principali motori dell’innovazione dei viaggi aziendali, rendendo strumenti e processi più veloci, più snelli e più personalizzati. In effetti, la rivoluzione della AI è già in corso: le implementazioni lanciate nel 2023 stanno aiutando le aziende a trasformare i loro programmi di gestione dei viaggi e delle spese in operazioni più produttive ed economicamente vantaggiose.

Ricerca sul business travel, l’importanza degli incontri dal vivo

La ricerca sul business travel ha evidenziato anche l’importanza dei viaggi d’affari. Nel 2019 per il 91% dei viaggiatori e dei travel manager la risposta era inequivocabilmente sì. Dopo un prevedibile calo durante gli anni della pandemia, nel 2023 queste cifre sono tornate ai livelli del 2019 (con un leggerissimo calo per i traveler).

Alla domanda “Al fine di raggiungere gli obiettivi aziendali, gli incontri di persona sono più efficaci di quelli virtuali?”,  circa 8 intervistati su 10 hanni risposto “fermamente” di sì. E la tabella qui sotto mostra anche che le risposte degli intervistati sono leggermente cambiate anno dopo anno.

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C’è poi il tema della presenza o meno in ufficio. Secondo il sondaggio di Skift e Navan, circa due terzi delle aziende hanno orari di lavoro “parzialmente da remoto”. I travel manager hanno riferito che il 70% dei loro dipendenti nel 2023 ha lavorato in forma ibrida rispetto al 64% dell’anno precedente.

Il nuovo modello ibrido ovviamente significa che meno persone stanno sempre insieme in ufficio, e ci sono dati che lo supportano chiaramente. Una ricerca di Gallup prevede una diminuzione del 37% della presenza in azienda rispetto al 2019, al punto che il 40% delle aziende Fortune 500 a pianifica di ridurre la propria spesa immobiliare.

Il nodo delle spese aggiuntive e le criticità del telelavoro

Se da un lato la possibilità di lavorare da casa dà maggiore flessibilità ai dipendenti, dall’altro i travel manager (in alcuni casi) dovranno mettere in conto spese aggiuntive. Ad esempio, quasi il 60% degli intervistati da Skift e Navan ha affermato che, per compensare la mancanza di interazione personale, i loro dipendenti effettueranno più viaggi di lavoro nel 2024 rispetto al 2023.

Una ricerca effettuata da Gallup mostra poi che dipendenti e manager stanno cominciando a vedere gli svantaggi di un minor numero di incontri faccia a faccia in ufficio. Questi i problemi rilevati.

  • Diminuzione della comunicazione sul posto di lavoro
  • Diminuzione della collaborazione
  • Impatto negativo sulla cultura del posto di lavoro
  • Minore produttività
  • Diminuzione della creatività o dell’innovazione

La tabella qui sotto mostra le risposte di travel manager sul fatto che i propri dipendenti faranno più viaggi quest’anno rispetto all’anno scorso.

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Ricerca sul business travel, nel 2024 boom dei viaggi in gruppo

Un altro aspetto di questa ricerca mostra che i viaggi aziendali di gruppo per riunioni, eventi, conferenze e team fuori sede continuano a crescere rispetto alle trasferte fatte singolarmente.

Questo cambiamento si riflette nel numero di viaggi che le persone dichiarano di effettuare su base annuale. Nel 2019, ad esempio, il 23% dei viaggiatori d’affari ha dichiarato di aver effettuato più di 20 viaggi nel corso dell’anno, rispetto al solo 3% nel 2023.

Anche nel 2021 e nel 2022, la quota di viaggiatori d’affari che ha affermato di aver viaggiato più di 20 volte in un anno era leggermente superiore.

Riguardo al 2024, oltre l’80% degli intervistati ha dichiarato che effettuerà almeno tre viaggi di lavoro mentre quasi la metà di loro ha affermato che il numero sarà di sei o più.

Questi i 5 motivi principali per cui i traveler viaggeranno per lavoro nel 2024.

  • Partecipare a conferenze/eventi con dei colleghi.
  • Stabilire nuovi rapporti commerciali.
  • Promuovere rapporti commerciali consolidati.
  • Partecipare a conferenze/eventi da solo.
  • Riunire i colleghi in un unico luogo.

Questi invece i 5 motivi principali per cui, nel 2024, i travel manager manderanno in viaggio i propri dipendenti.

  • Stabilire nuovi rapporti commerciali.
  • Promuovere rapporti commerciali consolidati.
  • Concludere un affare.
  • Viaggi essenziali legati al cliente.
  • Partecipare a conferenze/eventi in gruppo/squadra.

Altri dati della ricerca sul business travel

C’è poi il tema monetario che questa rierca sul business travel tocca di sfuggita. Quasti i dati: l’81% dei viaggiatori d’affari vorrebbe che la propria azienda offrisse premi finanziari per aver risparmiato denaro sulle spese di viaggio. Oggi solo il 67% dei manager lo fa.

E poi: il 68% dei travel manager afferma che le loro aziende pagano alcune o tutte le spese personali dei propri dipendenti in caso di bleisure.

Con quali carte i business traveler pagano le spese di trasferta?

  • Carta di credito personale: nel 2019, il 77%. Nel 2023, il 47%
  • Carta di credito aziendale: nel 2019, il 41%. Nel 2023, il 64%

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