E’ il tema caldo per molti, scontato per altri, quello del limite velocità su strada generalizzato a 30 km/h, in città.
Con il nuovo anno 2024 ecco la direttiva del ministero Trasporti, che accontentando molti automobilisti, dice di no ai trenta orari. Si resta a limite classico di 50 km/h salvo per zone critiche in ambito di sicurezza (e non sono poche).
Tra le città più avanti nel progetto 30 km/h, soprattutto Bologna, ma anche Milano ne parla e associazioni di consumatori ne lodavano i vantaggi con esempi di città europee. Ora il minstro Salvini, invece, frena il calo generalizzato, dei limiti: “può causare intralci alla circolazione e pregiudicare il profilo ambientale, quello di regolazione traffico, creando ingorghi e code”.
Staremo a vedere, visto che comunque sono accettate deroghe, per abbassare il limite classico dei 50 km/h, ai 30 km/. Si tratta di vie e strade comunali dove mancano marciapiedi, ma si verifica movimento pedonale. Poi i tratti con restringimenti della sezione, o pendenze elevate. Limite ribassato a 30 km/h ammesso anche dove ci sono vie con tratti di andamento tortuoso, nei nuclei storici e vecchi centri, dove sono presenti frequenti passi carrabili aziendali. Limite basso ovviamente con i 30 km/h di velocità massima anche passando da scuole, parchi divertimento e simili. Infine ancbe le vie a pavimentazione sdrucciolevole.
Il Codice della Strada permette ai Comuni di adottare misure particolari, quindi, come il limite velocità differenziato e basso fino ai trenta, ma occorre giustificarlo e bilanciare interessi di mobilità e circolazione, con la sicurezza, l’ambiente e il patrimonio.