Se da un lato Ryanair è ormai riferimento per i voli di moltissimi italiani ed europei, nonostante lo scontro 2023 con il governo, dall’altro una vicenda recente mette la compagnia low-cost più nota sotto pressione per il 2024, un confronto “Ryanair Booking”.
Una difficoltà non da poco, perchè si parla di prenotazioni online, quelle che fanno quasi tutti, non solo nel business travel e di nomi importanti.
Proprio Ryanair sarebbe stata esclusa per vari motivi da alcune grandi piattaforme digitali, di ricerca a prenotazione voli aerei in Europa. Molti siti noti, come Booking, Kayak e Kiwi, non vendono i biglietti dei voli 2024 Ryanair, i cui prezzi erano per molti troppo cari.
Ma il boss Michael O’Leary ha preso contromisure immediate, annunciando che ridurrà le tariffe e criticando certi “pirati” del web. Vedremo se la cosa aiuta chi si prenota i biglietti direttamente dalla compagnia, o penalizza Ryanair, senza le vendite mediate dai siti di ricerca.
Al momento il titolo fluttua in Borsa mentre l’azienda conferma gli utili 2024 e ci sono interessi a capire come si troveranno clienti e sia associazioni di tutela dei consumatori, sia la stessa Ryanair, in termini di occupazione posti sui voli.
In ballo da verificare, per questa vicenda “Ryanair Booking” aspetti di dettaglio ma che pesano, sul cliente. Come la cura dei dati, le informazioni personali e le note commissioni o “extra” che fanno fluttuare il costo base di un volo aereo teoricamente low-cost.
Intanto la rivale Wizz Air a dicembre cresce del 19%.