Mentre molti attendono una nuova Tesla, in consegna nel 2024, altri, forse molti di più, attendono i dati finanziari ufficiali del 2023, per Elon Musk, che nei suoi retrovisori vede in scia, pronta al soprasso, la Byd.
Sì perché il re delle Bev e mattatore dei mercati, finanziari da sempre, con i suoi titoli, oltre che di quelli delle immatricolazioni, da qualche anno, ha per il 2024 una rivalità seria.
Nel quarto trimestre 2023 la Byd ha venduto oltre 525.000 auto elettriche, contando a fine anno, pare, oltre tre milioni di auto in totale, con un aumento annuo del 62%.
Certo, a differenza di Tesla in Byd occorre dividere: ci sono “solo” 1,6 milioni di Bev perchè 1,4 milioni sono le ibride plug-in, ma per la leadership di costruttore auto elettriche mondiale, non è ancora detto, intanto si piazzano nella top10 assoluta, i cinesi.
Poi, Tesla probabilmente resterà numero uno delle Bev ancora, con previsioni che la danno poco oltre 1,8 milioni di veicoli elettrici venduti livello globale nel 2023 e tanta sete di novità 2024.
Byd segue Tesla da vicino, ma Elon vince alla grande in Borsa
Byd però è in rapida ascesa, con una gamma vicina anche a target generalista e molti, a ragione o invano, sperano nella guerra dei prezzi tra colossi Bev, sui listini delle nuove auto elettriche. Quelli che non calano di prezzi, anzi, sono quelli delle azioni Tesla, che nel 2023 hanno segnato un invidiabile +130%, quasi.
Per dare riferimenti noti dell’auto classica, il gruppo Stellantis segna +54% mentre nella nicchia del “top assoluto su quattro ruote” Ferrari guadagna similmente, il 50%, nei mercati finanziari 2023.
Tra chi produce invece molte elettriche, più di tutti dopo Tesla e Byd ma non solo quelle, la GM ha fatto +6% in un anno e la Volkswagen +7%.
Peggio di tutti questi esempi, sempre parlando di titoli azionari, proprio le Byd: sono scese di oltre il 20% nel 2023, nonostante la scelta di produrre in Europa, Ungheria. Nonostante l’aver sfornato dalla proria fabbrica cinese di Zhengzhou la seimilionesima auto con spina a novembre.
Questo anche a causa delle “pressioni” che la competizione guidata da Musk, riferimento negli Ev, mette per limitare l’ascesa cinese data per certa da molti, con largo anticipo.
Questione di tempo, si sa, questione che i mercati scontano con anticipo e speculazione, per la finanza. Sulle strade a oggi l’erede del Maggiolino o della Ford T, alla spina, non ci sono e non hanno fatto nemmeno quando largamente pre-annunciate la differenza finanziaria; altro targato Tesla invece sì.