Ormai la mobilità, anche per le case automobilistiche, deve essere considerata a 360 gradi. Lo si vede dal Ces che si sta svolgendo in questi giorni a Las Vegas (vedi: Race to the future – Lo spot del Ces 2016 sul mondo automotive) ma anche dalle tante iniziative che sia dal settore auto che dall’extra-settore, stanno prendendo per non perdere il treno del trasporto del futuro, dalle auto connesse o driveless, alla sharing economy.
Un treno che anche General Motors non vuole perdere. E che, anche per questo, ha investito 500 milioni di dollari (oltre 460 milioni di euro) in Lyft , rivale di Uber. La cifra rappresenta il 50% dell’ultimo round di finanziamenti rastrellati dall’app per il trasporto condiviso che arriva così a valere così 5,5 miliardi di dollari.Contro Uber valutata ormai 62,5 miliardi.
“Riteniamo che ci saranno più cambiamenti nella mobilità nei prossimi cinque anni di quanti non ce ne siano stati negli ultimi 50” ha detto il presidente di Gm, Daniel Ammann, che si pone l’obiettivo di creare una piattaforma on demand per i veicoli autonomi che verranno.