Un convegno sulla mobilità sostenibile dedicato al settore dei trasporto su terra, mare e aria. Questo il tema della terza edizione di Wave – Smart Mobility Event, l’appuntamento annuale sulla mobilità sostenibile promosso da Core.
Si tratta di un progetto di comunicazione integrata dedicato alla mobilità in tutte le sue forme. Con l’obiettivo di conoscere le sfide e costruire insieme le soluzioni e i percorsi di innovazione e sostenibilità che stanno rivoluzionando le abitudini, l’economia e l’industria della mobilità.
L’evento era patrocinato dalla Commissione UE, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero del Turismo. Oltre che dall’Assessorato alla Mobilità del Comune di Roma.
Durante questo convegno sulla mobilità sostanibile, manager, istituzioni, rappresentanti di enti e associazioni si sono confrontati su vari temi. Prima di tutto la mobilità italiana, l’analisi della domanda e i nuovi percorsi sostenibili. Poi sulle nuove forme di mobilità, sulla decarbonizzazione del trasporto aereo, sull’economia del mare e sull’intermodalità.
Convegno sulla mobilità sostenibile: i casi Trenitalia e AdR
Ha preso subito la parola Mario Alovisi, direttore marketing Trenitalia che ha parlato di intermodalità e sostenibilità. «Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane vuole realizzare un ecosistema di mobilità sostenibile e logistica integrata che possa contare su infrastrutture interconnesse e resilienti. Oltre alla progettazione di convogli sempre più ecologici, il Polo Passeggeri del Gruppo FS punta sulla creazione di una proposta di business multimodale il cui vantaggio è quello di sfruttare i pregi delle varie modalità. L’offerta mira ad essere sempre più personalizzata e attenta alle esigenze dei singoli passeggeri secondo i principi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance».
Dal trasporto su rotaia – per definizione a basse emmissioni – a quello aereo, che tanto sta investendo per migliorare in qualità anche ambienitale.
A intervenire è Ivan Bassato, chief aviation officer Aeroporti di Roma. «La decarbonizzazione passa da una mobilità sostenibile. Proprio per questo AdR ha deciso di investire in due iniziative fondamentali per la crescita del nostro Paese e del settore: il Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo, patrocinata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ed Enac, e l’Advanced Air Mobility. L’obiettivo è di costruire i primi vertiporti in Italia, strategici per il futuro del trasporto sia di persone sia a fini medici e di soccorso».
Il manager ha rimarcato come la transizione del trasporto aereo non avverrà prima del 2035-2040. Tuttavia la società di gestione dello scalo di Fiumicino punta a diventare net zero già nel 2030 con investimenti e progetti mirati.
(leggi della ricerca su tecnologia e sostenibilità in aeroporto)
La micromobilità, le auto e il Tpl
Alessandro Felici, CEO & founder RideMovi azienda italiana attiva nella micro:mobilità. «L’integrazione tra Tpl e mobilità condivisa ha il potenziale di rilanciare il trasporto pubblico. Il concetto alla base è molto semplice: il Tpl funziona bene negli orari di punta ed è economicamente sostenibile. L’integrazione tra Tpl e micromobilità permetterebbe di non sovrapporre i due servizi ma concentrarli dove fanno meglio».
«La mobilità delle città ha sempre più bisogno di progetti che possano conciliare le necessità di spostamento di persone e merci con la sostenibilità del trasporto pubblico». Ha detto Marco Garbero, general manager Axpo Energy Solutions Italia.
«Nell’ottica di dare alle P.A. accesso a progetti di mobilità sostenibile, con Ladurner Ambiente abbiamo creato Transphorma».
Stefano Genovese, head of institutional & public affairs Unipol Gruppo e coordinatore Think Tank The Urban Mobility Council, sottolinea come «le opportunità generate dall’economia dei dati hanno aperto nuove prospettive nell’ambito della mobilità. Con benefici per i singoli e la collettività».
«Per come è fatta l’Italia non ci si stupisce che l’auto sia il mezzo di spostamento più usato» ha detto Marco Santucci, amministratore delegato Jaguar Land Rover Italia. «Il motore a benzina ha un’efficienza energetica di circa il 30% mentre il Diesel ne ha una leggermente superiore con circa il 40%».
«Wave è un progetto di comunicazione corporate nel settore della mobilità. Si tratta di una piattaforma omnicanale e multi-stakeholder e un progetto dedicato alla mobilità del futuro. Coinvolge il mondo dell’automotive, dell’energia, delle infrastrutture e dei trasporti. E’ promosso da Core, una società specializzata nell’attività di relazioni pubbliche ed istituzionali» ha spiegato il Ceo di Core Pierangelo Fabiano.
EasyJet, gli aerei di nuova generazione e il Saf
Ritornando all’aviazione commerciale, easyJet sta investendo molto in sostenibilità. Lo spiega Lorenzo Lagorio, country manager Italia della compagnia britannica.
«Il trasporto aereo ha ben chiaro che deve trasfromarsi in modo che tra 10 anni sia almeno eticamente sostenibile. La nostra tabella di marcia si basa su una serie di leve per decarbonizzarsi: da un lato, riducendo il fabbisono energetico. Dall’altra cambiare la fonte di energia».
Nel primo caso, la compagnia punta ad aeroplani di nuova generazione. «Sostituiamo i vecchi Airbus A320 con quelli nuovi, che sono anche più silenziosi e che fanno risparmiare il 15% dei consumi e delle emissioni».
Parlando del secondo caso lo sguardo va sui Saf sia di origine biologica sia sintetica. «Dal 2035, la nostra tabella di marcia conterà sul fatto che l’idrogeno diventerà una fonte credibile per alimentare gli aerei nel corto e medio raggio. Con Rolls Royce abbiamo un investimento diretto per motori a idrogeno. E’ un percorso credibile che stiamo condividendo con altri attori del trasporto aereo».
Convegno sulla mobilità sostenibile, il caso Enilive
E a proposito di biocarburanti Saf, al convegno sulla mobilità sostenibile l’intervento di Giulio Balistreri, responsabile extrarete Italia Enilive (Eni Sustainable Mobility), ha chiarito alcuni punti.
«Enilive è destinata proprio alla mobilità sostenibile. Da un lato punta ad aiutare Eni a raggiungere la neutralità carbonica al 2050, dall’altro ad aiutare la transizione energetica. E’ importante considerare tutte le fonti energetiche, di oggi e di domani».
Un cenno ai biocarburanti, di cui si parlava prima. «Nel settore aereo è l’unica soluzione sostenibile è quella che passa dai biofuel, settore in cui Eni ha iniziato nel 2013. Lo ha fatto convertendo la raffineria di Venezia in una bioraffineria, un esperimento che nel 2019 è stato replicato su Gela. Prima producevano gasolio ora i biocarburanti. Nel 2022 abbiamo commercializzato l’Eni biojet, “blendato” col 20% di materiale sostenibile».
Nel 2030, Enilive produrrà fino a 1 milione di tonnellate di biocarburante con soluzioni disponibili in Italia e altrove. Enilive ha poi in serbo un altro progetto sempre collegato col Saf.
«Si chiama Agrihub. Lo portiamo avanti con agricoltori africani, che sfruttano coltivazioni che possono essere fatte su terreni non utilizzabili per il cibo in modo da creare olii con cui creare combustibili per l’aviazione. Nel 2022 è arrivato a Venezia il primo carico di olii arrivati dal Kenya prodotto da agricoltori».