Rapporto Gbta business travel in Europa, tutti i numeri del settore

Lo studio prende in considerazione i livelli di spesa, il mezzo di trasporto preferito, i metodi di pagamento, la frequenza dei viaggi e molto altro. Numeri 2022 in rapporto al 2019 e previsioni 2023

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Il rapporto Gbta sul business travel in Europa indica che il settore è tornato ai livelli pre Covid. Anzi: dopo una ripresa regionale più lenta negli ultimi anni, nel 2025 ci sarà un vero e proprio boom.

Numeri alla mano, se nel 2019 il livello di spesa nel Vecchio Continente era stato di 391,9 miliardi di dollari, tra 2 anni toccherà quota 414,9 miliardi.

In base alle previsioni dell’associazione del business travel, si tratta di un recupero più lento rispetto a quello previsto a livello globale. Nel mondo la spesa dei viaggi d’affari dovrebbe raggiungere i 1.500 miliardi nel 2024 e crescere fino a quasi 1.800 miliardi entro il 2027.

Il rapporto Gbta sul business travel in Europa nel 2023 è il frutto della collaborazione tra Global Business Travel Association e Visa. I risultati contenuti nello studio danno uno sguardo approfondito sulla spesa per i viaggi d’affari e le tendenze in Europa per il periodo 2023-2027.

I dati del rapporto Gbta sul business travel in Europa

Il rapporto Gbta sul business travel in Europa indica che nel 2021 il Vecchio Continente è stata l’unica regione in cui la spesa per i viaggi d’affari è diminuita.

Tuttavia, tale spesa ha recuperato terreno nel 2022, crescendo fino al 93,5% del 2019, raggiungendo il tasso di crescita più alto di qualsiasi regione del mondo.

Naturalmente i numeri variano da regione a regione, con l’Europa occidentale che rappresenta l’88% della spesa per i viaggi d’affari. Questa quota è cresciuta poiché la guerra in Ucraina continua a pesare sulla parte più orientale del continente.

Ma mentre l’anno scorso l’Europa occidentale ha recuperato il 71% della spesa per i viaggi pre-pandemia, a est dell’ex Cortina di ferro ha recuperato solo al 57%.

«La spesa per i viaggi d’affari in Europa continua a crescere a un ritmo costante. Si prevede che nel 2027 raggiungerà i 449,9 miliardi di dollari. Le aziende, i viaggiatori d’affari e i loro programmi si stanno adattando ai nuovi cambiamenti. L’ambiente di lavoro ibrido ha portato con sé nuove sfide» ha commentato Catherine Logan, vicepresidente senior regionale Gbta, Emea e Apac.

«Poiché le aziende e i dipendenti apprezzano il vantaggio dei contatti di persona, stiamo assistendo a un aumento dei viaggi legati a riunioni interne ed eventi di formazione. Il tema della sostenibilità, inoltre, rappresenta sempre un fattore chiave del business travel mentre i viaggi multimodali rappresentano ormai quasi un terzo degli spostamenti». 

I punti salienti del rapporto

Questi sono i punti salienti del rapporto Gbta sul business travel in Europa.

• Nel complesso, la spesa per i viaggi d’affari è tornata al 69% rispetto ai livelli pre-Covid (2019). Si prevede che raggiunga il 90% entro fine 2023. Le stime indicano che l’Europa occidentale raggiungerà il 94% mentre l’Europa orientale si fermerà al 67%.

• La ripresa dei viaggi d’affari continua a variare a seconda del paese. L’Europa occidentale è stata la quella a più rapida crescita nel 2022, con un aumento del 109% a 236 miliardi di dollari, alimentata dal ritorno di riunioni ed eventi in presenza e dalla ripresa della capacità e dei volumi dei viaggi d’affari internazionali. L’Europa orientale continua ad avere una ripresa al rallentatore, messa a dura prova dalla guerra in Ucraina.

• L’Europa occidentale rimane la terza regione più grande del mondo per i viaggi d’affari, con il 23% della spesa globale del 2022. Si prevede che rimarrà a questo livello anche quest’anno. Germania, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna, Regno Unito e Paesi Bassi nel 2022 costituivano tre quarti della spesa della regione.

• La ripresa della spesa per i viaggi d’affari differisce a seconda del mercato, con alcuni paesi che crescono meno della media. Sono la Germania, che ha raggiunto il 65% della spesa del 2019, il Regno Unito (57%) e l’Italia (68%). Al contrario, Francia (75%), Spagna (86%), Paesi Bassi (87%) e regione nordica (Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia al 74%) hanno mostrato rimbalzi più forti.

Tuttavia si prevede che nel 2023 la spesa per i viaggi d’affari in Germania raggiungerà l’89% dei livelli del 2019. Il Regno Unito arriverà all’82% mentre l’Italia al 97%. La Francia raggiungerà il 96%, la Spagna il 103%, i Paesi Bassi il 107% e la regione nordica il 95%.

Ristorazione, arte e intrattenimanto trainano la ripresa del BT

• Guardando ai principali mercati globali per spesa totale per viaggi d’affari, la Germania rimane in terza posizione con una crescita annua prevista del 38% nel 2023 rispetto al 2022. Il Regno Unito dovrebbe essere in quinta posizione (+43%), davanti a Francia e Italia (che crescono rispettivamente del 28% e del 43%).

• Ma la ripresa è differente anche in base al settore economico. Quelli che nel 2023 mostrano il maggior ritorno della spesa per viaggi d’affari rispetto al 2019 sono alloggi e servizi di ristorazione, arte, attività ricreative e intrattenimento e servizi di pubblica utilità. Nello stesso periodo, quelli che hanno recuperato di meno in termini di spesa sono il settore minerario ed estrattivo, il commercio al dettaglio, il commercio all’ingrosso, i trasporti e lo stoccaggio.

• Anche se si prevede una ripresa promettente, ci sono diversi fattori che potrebbero influenzare le previsioni a lungo termine del business travel. Prima di tutto fattori geopolitici, sfide economiche persistenti e una maggiore attenzione alla sostenibilità. E poi: adozione diffusa di tecnologie per riunioni, crescita del telelavoro e aumento dei viaggi misti.

Rapporto Gbta sul business travel in Europa, il viaggio dura 3 giorni e mezzo

• Nell’indagine, su 1.176 viaggiatori d’affari in tutta Europa l’82% ha riferito che la trasferta è stata molto o moderatamente utile per raggiungere i propri obiettivi di business. Tre quarti (78%) hanno effettuato da uno a cinque viaggi di lavoro negli ultimi 12 mesi mentre un terzo (31%) ha prenotato un biglietto aereo per l’ultimo viaggio di lavoro attraverso canali “gestiti”. Il 19% prolunga il viaggio trasformandolo da lavoro a vacanza (bleisure).

• Viaggiare in modo mirato è una priorità in Europa. La trasferta dei business traveler del Vecchio Continente dura in media 3 giorni e mezzo. I motivi? Seminari, formazione, riunioni esterne e interne, consulenza e servizi professionali.

• I viaggi multimodali sono molto importanti. Il 32% ha utilizzato il treno per l’ultimo viaggio d’affari (rispetto al 18% a livello globale), il 36% l’aereo (42% nel mondo) mentre il 29% ha utilizzato un’auto personale (31% a livello globale).

• In media, i viaggiatori d’affari in Europa hanno speso 888 dollari a testa durante il loro ultimo viaggio d’affari, di cui 366 dollari per l’alloggio. Seguono le spese per cibo e bevande (157 dollari), viaggio aereo (148 dollari), trasporti via terra (122 dollari) e spese varie (95 dollari).

La spesa media è inferiore in Europa rispetto al Nord America dove si raggiungono i 1.219 dollari a persona. Inferiore anche all’Asia-Pacifico (1.038 dollari a persona). In Europa spiccano i paesi nordici, dove il costo medio del viaggio per persona ha raggiunto i 1.255 dollari. Al lato opposto spicca anche la Spagna, per le cui aziende il costo medio pro capite è invece di 630 dollari.

Frequenza dei viaggi, carta di credito e portafoglio mobile

Frequenza dei viaggi d’affari: l’Europa rispecchia le tendenze globali. Due terzi (67%) degli europei ritengono che viaggeranno con la stessa o maggiore frequenza nel 2023 rispetto al 2019 mentre quasi uno su tre (29%) ritiene che viaggerà meno frequentemente. Un risultato alla pari con il Nord America e il resto del mondo.

• La maggior parte dei viaggiatori d’affari europei possiede una carta di credito aziendale. Oltre due terzi (69%) dichiarano che la carta viene fornita dal loro datore di lavoro. Solo il 12% la utilizza per tutte le spese di viaggio.

• Due terzi (69%) dei viaggiatori d’affari con carta aziendale hanno caricato la propria carta su un portafoglio mobile. Sebbene l’Europa abbia il tasso di adozione dei portafogli mobili più alto di qualsiasi altro mercato, i viaggiatori d’affari europei li utilizzano meno frequentemente. Quasi l’85% dei business traveler del Vecchio Continente che ha caricato la propria carta aziendale su un portafoglio mobile la utilizzano per almeno il 10% delle proprie transazioni commerciali.

Rapporto Gbta sul business travel in Europa

Tra gli appuntamenti più importanti di GBTA, la Conference di Amburgo 2023, di cui scriviamo separatamente su Missionline.it

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