La versione 2024 di Toyota C-HR sta per arrivare nei concessionari italiani. Le vendite sono aperte anche se per ritirarla e portarsela a casa si dovrà aspettare l’inizio del nuovo anno. Il listino (agevolazioni escluse) parte da 35.700 euro chiavi in mano della versione 1,8 litri base fino ai 51.900 della migliore plug-in 2,0 litri.
Missionline.it l’ha testata sulle strade di Ibiza. Una Ibiza inizialmente piovosa e autunnale, che però ha permesso una guida su un asfalto sdrucciolevole più simile a quello che si vive ogni giorno durante la brutta stagione.
A più di 6 anni di distanza dal lancio della prima versione, il C-Suv della casa giapponese si ripresenta con alcuni cambiamenti rispetto al passato. Cambiamenti sia stilistici sia relativi alle dimensioni oltre che nelle motorizzazioni, che ora sono tutte elettrificate.
La tenuta di strada frutto della tecnologia Toyota
Si passa da un Full Hybrid 1,8 litri da 140 CV a un 2,0 litri da 197 CV a un 2,0 litri con trazione integrale intelligente (AWD-i). C’è poi il modello Plug-in Hybrid 2 mila centimetri cubici che rende l’auto ancor più competitiva e attenta all’ambiente, grazie a un’autonomia “emissioni zero” fino a 66 km.
Il motivo non è solo l’attenzione ai consumi ma anche il fatto che si è fatto ampio uso di materiali riciclati e riciclabili a fine vita.
Rispetto alla versione precedente, la nuova generazione utilizza il doppio della quantità di plastica riciclata, che ora si trova in più di 100 parti diverse. Ciò include 19 componenti costituite per almeno l’80% da materiale riciclato.
Guidando il 4×4 sulle strade bagnate e piene di curve dell’isola della movida spagnola per eccellenza si nota subito un’ottima tenuta di strada. Gli ingegneri che hanno progettato questa versione non l’hanno pensata per un uso fuoristrada quanto più per dare maggiore stabilità e una piacevole esperienza di guida.
E questo piacere deriva anche dal fatto che la nuova Toyota C-HR ha un nuovo sistema di sospensioni più rigido e leggero. Per la prima volta su un veicolo Toyota è stata implementata una tecnologia che dà un controllo superiore dell’auto in rollìo e in beccheggio, oltre a fornire un migliore controllo in curva.
E Missionline lo ha toccato con mano sulle strade di Ibiza, tra colline e mare.
Versione 2024 di Toyota C-HR, fatta apposta per gli europei
Sviluppata e progettata in Europa, la versione 2024 di Toyota C-HR è il frutto di un’auto che ha mantenuto una forte performance di vendita per tutto il suo ciclo di vita. I numeri parlando da soli: oltre 840.000 esemplari venduti, molti dei quali acquistati da clienti arrivati per la prima volta al brand giapponese.
Anche in questo caso, le cifre spiegano meglio: dall’anno del suo lancio a oggi, la quota di mercato di Toyota in Europa è passata dal 4% al 7%.
«Nel 2023, l’elettrificazione del brand Toyota è al 29%. Nel 2024 prevediamo che raggiunga il 36%, basata soprattutto su modelli ibridi o ibridi plug in. In questo segmento l’elettrico rappresenterà solo il 5%» spiega Christian Mohorovicich marketing director di Toyota Italia.
«Il C-HR è stato pensato e realizzato specificamente per l’Europa. Considerando sia questa vettura sia la Corolla, gli obiettivi che ci siamo posti è di vendere 22.000 auto in Italia nel 2024, con una quota di mercato di oltre il 9%».
La nuova C-HR nelle mani di Missionline
Ma com’è la versione 2024 di Toyota C-HR? Le linee sono rimaste simili a quelle dell’attuale generazione. Però, a un occhio attento non sfuggono certi particolari. Di fronte? Un frontale a incudine, dove i fari a led sono incastonati molto bene e il logo non in posizione verticale ma obliqua.
Di lato? Le linee sono quelle della prima generazione, anche se si notano le maniglie a scomparsa. Che rappresentano una novità per Toyota. E poi: i cerchi in lega da 20 pollici.
Nella parte posteriore? Il colore del tetto differente del tetto e le luci a led, tra cui quelle con la scritta “Toyota C-HR” che si illumina all’avvicinarsi del guidatore con le chiavi.
L’interno? Progettato per mettere chi è al volante al centro di tutte le informazioni, visto che può controllare tutti gli strumenti di bordo, senza distogliere lo sguardo dalla strada.
Le performance? C’è stata una grande ecoluzione con la piattaforma TNGC, su cui Toyota costruisce già la nuova Corolla e la Prius. Il risultato è una vettura compatta, addirittura 2,5 cm più corta dell’attuale versione e una carreggiata più ampia di quasi 3 centimetri. Questo contribuisce a renderla ancora più stabile durante la guida sulle curve delle strade autunnali di Ibiza.
Una differenza di spazio (in più e in meno) che nell’abitacolo non si nota a meno che non si debba caricare l’auto utilizzando tutto il volume disponibile. A proposito di carico: il volume del bagagliaio è aumentato, arrivando fino a 388 litri nella versione 1800 cc.
Versione 2024 di Toyota C-HR, la plug in arriverà a fine inverno
Per quando riguarda la “user experience“, si parte da un cruscotto digitale da 12,3 pollici di serie su tutte le versioni. Questo è customizzabile in 4 modalità e 3 differenti layout. E si prosegue con l’assistente vocale e la connettività wireless per smartphone.
L’esperienza di guida della versione 2024 di Toyota C-HR inizia con l’app MyT, che ha una digital key per sbloccare e avviare l’auto tramite smartphone e senza una chiave fisica. O anche per attivare da remoto il sistema di climatizzazione prima di salire a bordo.
Addirittura c’è una funzione di parcheggio automatico consente al conducente di uscire dal veicolo e di posteggiare l’auto da remoto.
A bordo della nuova generazione della C-HR anche la tecnologia che aiuta a prevenire gli incidenti, forniscono protezione in caso di impatto e assistono chi è al volante nella guida. «Per Toyota la sicurezza non è opzionale ma è di serie. Ci sono tantissimi sistemi nuovi e altri migliorati rispetto al passato» ha aggiunto.
Le auto in concessionaria arriveranno tra fine novembre e inizio dicembre. A inizio gennaio ci sarà il lancio classico mentre in un secondo momento arriverà anche la versione plug-in a partire dal tardo inverno.
«La capacità di produrre una variante ibrida plug-in con batterie assemblate in Europa amplierà ulteriormente l’offerta multi-tecnologica di Toyota. L’obiettivo è la riduzione del 100% delle emissioni di CO2 nella sua gamma di veicoli in Europa entro il 2035″. Così Yoshihiro Nakata, presidente e Ceo di Toyota Motor Europe.
Toyota si è impegnata a raggiungere la completa carbon neutrality in Europa entro il 2040 e in tutti i suoi stabilimenti produttivi europei entro il 2030.
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