Scioperi auto USA

Scioperi industria auto USA, aumenti record: Ford, GM e Stellantis

Dopo il grande tumulto degli scioperi nel settore auto americano, GM investirà 13 miliardi in strutture locali

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Alla fine, non come in Europa per questioni di regole differenti, ma anche i lavoratori americani hanno mostrato di poter fare leva sullo sciopero, come arma di negoziazione. E che arma, visto il clamore ottenuto e le lunghe settimane di stallo, come non si vedeva da decenni negli USA.

Il caso di questo autunno caldo, per l’industria automotive americana qui su Missionline lo avevamo anticipato con margine. Ora lo “chiudiamo”, relativamente. Perché il sindacato UAW, che conta quasi 150mila iscritti, allerta già sul prossimo enorme sciopero in arrivo nel 2028, se i patti non saranno rispettati a dovere.

Scioperi auto USA, Gli accordi

Ecco, vediamo allora gli accordi, per come sono trapelati dopo le negoziazioni e pare debbano essere ora approvati.

La General Motors prevede di investire circa 13 miliardi di dollari, in strutture statunitensi del mondo auto. Entro aprile 2028, non subito.

Altri accordi provvisori della UAW sono con Stellantis e Ford, storici attori principali in America. In questi casi, ci sono aumenti salariali anche del 25%, bonus e altri vantaggi per i lavoratori. Come partecipazione agli utili e un “premio” di ratifica da 5.000 dollari.

Gli aumenti saranno dell’11% inizialmente, quindi del 3% nei prossimi tre anni e poi del 5% in autunno 2027.

La GM invece ha già parlato in dettaglio di alcuni investimenti previsti a Detroit, nel Tennessee e altrove, per auto elettriche made in Usa. Alla GM, il sindacato ha ottenuto risultati anche per la riduzione di certe fasce, o livelli, salariali. Aiutando lavoratori retribuiti in modo disuguale a loro colleghi, secondo lo stabilimento di lavoro. Anche per le note JV che assemblano batterie.

“Questi contratti comportano aumenti salariali e vantaggi economici mai visti prima”. Ha detto il vicepresidente UAW Mike Booth, fiero di aver fatto “guadagnare” in questo contratto più di quattro volte quanto si era ottenuto con l’ultimo contratto negoziato.

Ora, dopo le Tre Big americane, il sindacato non nega di voler supportare altre battaglie. Altri scioperi nel settore auto USA, per i lavoratori del settore automobilistico americano in mano estera. Toyota, Honda, Volkswagen, Hyundai e anche Tesla sembrano nel mirino.

Per dare una misura, si parla di salari medi che arrivano a oltre 40 dollari l’ora, secondo gli accordi provvisori della UAW con le Case auto di Detroit.

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