mobilità elettrica condivisa

Città più sostenibili con la mobilità elettrica condivisa? Cosa cambia

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La mobilità elettrica condivisa, vuole dire davvero città più sostenibili? Tra chi da una risposta, argomentando un tema non immediato per l’Italia, Lynk & Co, con il suo Ceo Alain Visser.

Per la Casa ci sono soddisfazioni dal 2022, sia interne per il prodotto e i servizi, sia di evoluzione mercato, con +41% dei noleggi e +300% della loro durata.

Durante un talk milanese sul tema, con esperti del settore e il marchio di Geely, si è ricordato come le auto per la maggior parte del tempo restino inutilizzate, occupando spazio urbano. Cnvertibile in aree condivise, zone più verdi e sicure per la cosiddetta mobilità dolce.

Secondo il Professor Sergio Savaresi, l’elemento chiave è la guida autonoma, con elettrificazione e sharing che si uniscono per rendere le città più sostenibili.

Il dialogo nel talk presso la sede dalla Lynk e Co a Milano, è poi proseguito sul tema delle città moderne con Silvia Bollani. Molti cittadini non hanno la possibilità di abbandonare la propria auto per un modello elettrico, L’offerta, non ancora abbastanza vantaggiosa e la rete di colonnine, non aiutano.

L’unione di figure che provengono da settori diversi, ha aperto dunque a un dialogo ampio e controverso, che sono riuscite a portare visioni e spunti diversi: spazi urbani più verdi e per i cittadini, utilizzo e smaltimento delle batterie elettriche. Tutto legato al tema della mobilità elettrica condivisa.

Con anche utilizzo di mezzi condivisi o pubblici in città. Tutte queste tematiche, e punti di vista, vogliono proprio aprire il discorso facendo parlare anche i fruitori di questi servizi per iniziare a costruire le città di domani. Per questo motivo Lynk e Co condivide con tutti la domanda che ha aperto il talk: la mobilità elettrica può portare a città più sostenibili?

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