L’internet superveloce viaggia, anche, sui fari led con il LiFi

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L’internet superveloce passerà dalle luci a led. E aiuterà anche a rivoluzionare il mondo dell’automotive. La tecnologia, chiamata LiFi, fu scoperta nel 2001 da un ricercatore dell’Università di Edimburgo, che riuscì a far passare fino a 224 Gigabyte al secondo in un solo led, molto di più quindi che una tradizionale antenna telefonica.

Una scoperta che potrebbe risolvere il problema del sempre maggior intasamento della Rete che, nel 2019 arriverà a sviluppare un traffico di 24,3 Exabyte, ovvero 24.300 Gigabyte al mese. E che ha portato in Spagna a sperimentare un prototipo per la navigazione superveloce in modalità wireless attraverso l’illuminazione pubblica.

Una rete di connessioni che potrebbe essere perfetto anche per le nuove tecnologie che si stanno sviluppando in ambito automotive, con le auto a comunicare tra di loro attraverso proprio i fari led. Un sistema bi-direzionale, a basso costo, senza alcun interferenza elettromagnetica, con la possibilità di connettere, attraverso un modulatore, i device esistenti.

Una tecnologia così avanzata che ha suscitato l’interesse anche le grandi aziende di telecomunicazione come Vodafone.

 

 

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