Non mettetele su una bella auto storica, però sono interessanti, va detto, le nuove targhe auto digitali. Attualmente non disponibili e nemmeno permesse, da noi, ma in America cominciano a vedersi. Addirittura su auto Ford possono anche arrivare di serie, volendo.
La casa infatti è tra le prime che permette di ordinare nuovi modelli con targa digitale: ovvero uno schermo o display che dir si voglia, invece della classica targa fisica spesso danneggiata e usurata nel corso degli anni.
Non che le digitali siano indistruttibili, anzi. Ci sono però, al netto del maggiore costo, dei vantaggi di personalizzazione: facile avere targhe digitali personalizzate, cosa gradita in alcuni stati americani che le permettono rendendole molto varie.
Targhe auto digitali, utili in flotta aziendale
La società che se ne occupa, la Reviver, si è accordata ora con la Ford e la targa digital, è una opzione possibile direttamente dal concessionario. Una targa speciale, per noi, ma legale essendo parte di un veicolo approvato nello stato in cui è immatricolato.
La targa digitale, montata con elementi antifurto, dato il valore, può mostrare sul display anche dei messaggi. Cosa non da poco e che tutte le Case hanno già in serbo autonomamente, quando si potrà far comunicare le auto verso l’esterno, visivamente.
Internamente invece, alla scheda elettronica della targa digitale, si trova una batteria che viene data per durare cinque anni (versione low cost). In alcuni modelli la targa elettronica, è direttamente alimentata dall’impianto vettura. Ma il costo? Una targa digitale, attualmente, in America costa almeno 600 dollari.
Dopo i primi due mesi, si pagano piccoli canoni entro i dieci dollari mensili, per godere dei servizi aggiuntivi e personalizzati, il vero plus di queste targhe auto digitali.
Tutto questo, se ai arriverà da noi, scatenerà piccole polemiche certo. Le auto sono già inflazionate di elettronica e di elementi che aumentano il conto dal carrozziere e queste targhe sembrano in parte più coreografiche che altro.
La realtà è che possono anche comunicare informazioni e segnali. Utili alla sicurezza, di chi è in strada, ma andrebbero prima ben regolamentate in modo uniforme a livello sovranazionale.
In ambito aziendale, per le flotte, queste targhe digitali nelle versioni più connesse permettono anche funzioni utili alla telematica, da non sottovalutare per un fleet manager che guarda avanti. Le stesse funzioni possono essere gestite da sistema remoto online e App.
Si apre a una serie di elementi inediti, per quanto potrebbe fare, comunicare non solo al driver, il gestore della targa di veicoli in flotta. Ma i driver, al momento dovrebbero essere in Arizona, California o Michigan. Non nello Stivale…