Emirates continua a crescere sull’Italia a colpi di nuovi voli, è recente l’annuncio del nuovo collegamento su Dubai in partenza da Bologna il prossimo 3 novembre con un B777 da 364 posti, di partnership con altri vettori, anche su rotaia, comeTrenitalia, e di aumenti di capacità. Proprio sul secondo A380 posizionato a Malpensa, con 427 posti, di cui 76 in business e 14 suite, unico vettore a offrire la first sulla tratta su New York, noi di Mission abbiamo incontrato Fabio Lazzerini, direttore generale del vettore emiratino. Che rischia di perdere il manager valtellinese a cui ilministro Franceschini ha offerto la poltrona di Consigliere delegato di Enit. Ministro che si attende una risposta da Lazzerini per il Consiglio dei ministri di oggi.
Intanto Lazzerini prende sul serio, e terribilmente, anche se più volte ha detto che non tradirà la sua passiona nerazzurra per quella rossonera, il suo ruolo di direttore generale del vettore in Italia, sottolineando il suo impegno nei confronti del trade sul mercato italiano: “cerchiamo una sempre più stretta collaborazione con il mondo trade; con le agenzie e con le tmc, perché, seppure io sia sempre stato un fautore del web, questo canale ‘commodotizza’ e per una compagnia che offre tanti servizi come noi, c’è bisogno di qualcuno che ben li spieghi al cliente. Soprattutto a quello business”. Che, soprattutto da Milano, è il principale cliente di Emirates, sia su Dubai e su New York, e su molte destinazioni beyond Dubai: “su Milano, ma anche su Venezia, abbiamo il 60% circa di passeggeri business, percentuale questa che si ribalta su Roma. Stesse cifre circa per quanto riguarda i point of sales, da Milano e Venezia facciamo piùoutgoing, mentre su Roma più incoming. E credo che per Bologna, con una catchment areache arriva sino a Firenze, le percentuali saranno più vicine a quelle milanesi, con tante aziende, nell’automotive ma anche nel fashion o nell’alimentare, ma anche tanto outgoing” dice Lazzerini.
Sugli accordi in discussione con easyJet Lazzerini spiega che questi sono trattati dagli altri livelli, “anche se noi già abbiamo in essere una collaborazione con loro a livello di miglia. E qui a Malpensa anche con Via Milano”. Tra le collaborazioni che funzionano, e piuttosto bene, anche quella con Trenitalia , con cui presto, a fine luglio?, verrà lanciato un accordo di interline, per “poter vendere una tratta unica treno+aereo”. Già adesso Trenitalia è un ottimo feeder per Emirates, che, per i passeggeri di First e di Business, regala i biglietti in carrozza business da partner se questi non abitano in una delle tre, da novembre quattro, città italiane servite dal vettore. “E dalla stazione il servizio di chaffeur sino all’aeroporto” precisa Lazzerini, mettendo l’accento su un altro servizio, completamente gratuito, per la clientela premium del vettore.
Vettore che è il secondo a Malpensa dietro proprio a easyJet, e che presenta una lounge recentemente allargatasi sino a 1200 metri quadrati, con un ulteriore spesa di 500 mila euro, in aggiunta ai tre milioni di euro investiti del 2013, anno del suo lancio, con un doppio accesso diretto agli aeromobili, entrambi studiati per l’A380: “che ora, dal primo giugno scorso, proponiamo anche su New York, unica tratta in quinta libertà che operiamo dall’Europa. Tratta ora, dopo la revisione degli accordi bilaterali, che non rischia più di esser sospesa. Che, naturalmente, sarebbe un controsenso, visto che da quando abbiamo aperto noi i passeggeri sulla Milano-New York, lo dice Sea questo, sono aumentati del 50%” dice Lazzerini, che aggiunge: “in questi accordi abbiamo anche la possibilità di aprire un’altra tratta in quinta libertà dai nostri aeroporti italiani. Ci stiamo pensando, con New York naturalmente in pole position magari da un secondo scalo italiano ma, purtroppo, possiamo fare solo quattro frequenze. Che a me non piace molto”. Così come non piace al mondo del Bt.
Secondo A380 posizionato, almeno sino al 26 giugno, anche a Roma, al posto di un B777, per riproteggere i molti passeggeri del terzo volo cancellato, sino al 26 giugno per la limitazione di capacità dello scalo dopo l’incendio al terminal 3 di Fiumicino. Che ha visto Emirates spostare i propri voli al nuovo terminal e rinunciare alla lounge aperta solo un anno fa. Insomma tante cose da fare per la compagnia leader al mondo per passeggero/chilometro, con l’obiettivo di 52 milioni di passeggeri, uno alla settimana, per il prossimo anno fiscale, con l’Italia settimo paese al mondo per fatturato per il vettore. Se la sentirà Lazzerini di lasciare tutto questo?